Usa 2024 – 348 – La minaccia del cattivo tempo sul lungo week-end del Ringraziamento negli Stati Uniti, turbato, nella sera della vigilia, da un allarme terrorismo rivelatosi poi infondato. Ma l’esplosione di un’auto al confine tra Usa e Canada è bastata a fare innalzare i livelli di allerta a New York e altrove.
Il fatto che il presidente Joe Biden non abbia interrotto la sua vacanza familiare, appena iniziata, sull’isola di Nantucket nel Massachusetts è una conferma che la situazione è tranquilla. Biden è effettivamente partito con due ore di ritardo sull’orario previsto, ma l’esplosione non c’entrava nulla: il presidente voleva seguire fino all’ultimo le notizie sull’accordo per il rilascio d’una parte degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas a Gaza.
In tutta l’Unione, la festività del Ringraziamento è – ancora più del Natale – quella della riunione delle famiglie, per il pranzo con il tacchino in tavola – il piatto preferito di un americano su due ‘over 45’ – e il pomeriggio consacrato al football americano.
Da domani, invece, con il Black Friday, inizia la corsa agli acquisiti di Natale. E la prospettiva che il cattivo tempo, con precipitazioni abbondanti, pioggia e neve, condizioni l’operatività di aeroporti come quelli di Atlanta e di New York e le condizioni delle autostrade desta preoccupazioni.
Il lungo week-end, la festa familiare, lo shopping rendono questi giorni i più trafficati dell’anno negli Usa: si calcola che 55 milioni di americani, uno su sei, si metteranno in viaggio, in auto o aereo (in realtà, oltre il 90% in auto). La politica si prende una pausa, anche se Biden resta sempre ‘on call’ e il suo rivale Donald Trump potrebbe incontrare il suo clone argentino Javier Milei, che arriva negli Stati Uniti per non meglio chiarite questioni “religioso-spirituali”.
Lo spettro, presto fugato, del terrorismo sul Ringraziamento

Un’auto carica di esplosivo è saltata in aria sul Rainbow Bridge, il ponte sopra le cascate del Niagara, luogo iconico e sempre affollato di turisti al confine con il Canada. Il bilancio per fortuna è solo di una guardia di frontiera e di un passante feriti in modo non grave, mentre le due persone a bordo del veicolo sono morte. Ma alla vigilia del Ringraziamento, con milioni di persone in viaggio in tutta l’America, poteva essere molto più grave.
L’esplosione sul Rainbow Bridge è avvenuto mercoledì poco prima di mezzogiorno ora locale, le 18 in Italia, quando un’auto proveniente dal Canada è saltata in aria dopo aver accelerato durante le fasi di controllo al check point. Ci sono stati momenti concitati, con il pensiero che correva alla guerra in Medio Oriente e al pericolo di attentati che nelle ultime settimane ha indotto molte città degli Usa a rafforzare i controlli nei luoghi sensibili.
La settimana scorsa, il direttore dell’Fbi Christopher Wray aveva testimoniato a una commissione della Camera di non avere informazioni che indicassero “l’intenzione e la capacità di Hamas di fare operazioni negli Stati Uniti”. Tuttavia, aveva aggiunto, l’ipotesi “non può essere scartata”. “Siamo soprattutto preoccupati della possibilità che sostenitori di Hamas compiano atti violenza per conto” del gruppo. Wray aveva anche precisato che l’Agenzia era in allerta e aveva aperto “diverse indagini su individui associati con l’organizzazione terroristica”.
Per precauzione, erano stati chiusi tutti i ponti che collegano gli Stati Uniti al Canada ed erano stati evacuati tutti gli edifici governativi; ed erano stati subito aumentati i controlli in aeroporti e stazioni. La governatrice dello Stato di New York Kathy Hochul si era recata sul posto, mentre Biden e il premier canadese Justin Trudeau si scambiavano messaggi.
Nel giro di qualche ora, l’Fbi derubricava l’esplosione a incidente stradale e l’allarme che gravava sul Ringraziamento rientrava: “Una perquisizione della scena non ha rivelato materiali esplosivi e non è stato trovato alcun nesso con il terrorismo”, si legge in una dichiarazione pubblicata sull’account X dell’agenzia Usa.
Agli americani, per il Ringraziamento, sono giunti, fra gli altri, gli auguri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e della moglie Olena, molto attenti a mantenere il legame con gli Usa: “Sappiamo che molti di voi sono sinceramente solidali con la nostra lotta e ci augurano di vincere …. e ritengono che l’attacco all’Ucraina fosse un attacco ai vostri valori”. Gli Zelensky ringraziano gli americani per il sostegno, grazie al quale “milioni di vite ucraine sono state salvate”.