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Ue: Ursula confermata presidente Commissione europea, Giorgia non la vota

Scritto il 18/07/2024 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/news/ue-von-der-leyen-confermata-presidente-della-commissione-meloni-non-la-vota/

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Ursula von der Leyen, popolare, tedesca, è stata confermata alla guida della Commissione europea per un secondo mandato con 401 voti, largamente oltre la maggioranza di 361 su 720. L’intesa, che pareva solida, quasi un’amicizia, con Giorgia Meloni è però venuta meno: Fratelli d’Italia ha votato contro.

La nuova legislatura del Parlamento europeo eletto a suffragio universale inizia a spron battuto: il sì a Uvdl segue la conferma, martedì, di Roberta Metsola, pure popolare, maltese, alla presidenza dell’Assemblea con la maggioranza più larga di sempre, 563 voti su 720.

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18 January 2022, France, Straßburg: Roberta Metsola (Partit Nazzjonalista), EPP Group, stands in the European Parliament building and speaks after her election as President of the European Parliament. Metsola was considered the favorite for the office and was already able to win in the first round of voting. (Credit Image: © Philipp Von Ditfurth/dpa via ZUMA Press)

Il ‘gotha’ europeo della legislatura 2024-’29 è completato da Antonio Costa, ex premier portoghese, socialista, presidente designato del Consiglio europeo – l’1 novembre, succederà al liberale belga Charles Michel – e da Kaje Kallas, liberale, premier estone, che sarà capo della diplomazia europea – il titolo ufficiale è alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune -. Kallas, che presiederà i lavori del Consiglio dei Ministri degli Esteri dei 27, ma che sarà anche vice-presidente della Commissione europea, dovrà ottenere, in autunno, la fiducia del Parlamento.

Attesa con trepidazione, e con un’incertezza alimentata in particolare dai media italiani, come se l’esito del voto dipendesse dall’atteggiamento di Fratelli d’Italia, l’investitura di UvdL scivola via liscia e senza intoppi: nelle fila della maggioranza europeista, popolari, socialisti e liberali, che messi insieme fanno 401 seggi – la coincidenza con il risultato è però casuale -, ci sono come previsto decine di franchi tiratori, ma il sostegno dei verdi li integra abbondantemente. Lo scenario è ben diverso da quello di cinque anni or sono, quando von der Leyen, impallinata da molti dei suoi,  passò per soli nove voti di margine e il consenso degli euro-deputati del M5S – allora 15 – fu decisivo.

Dopo Jacques Delors e Manuel Barroso, von der Leyen, 66 anni, figlia di un alto funzionario europeo, madre di sette figli, poliglotta, ex ministro della Difesa tedesco, diventa il terzo presidente della Commissione europea confermato per un secondo pieno mandato. Nel discorso con cui chiede la fiducia agli euro-deputati, Uvdl prospetta un’Europa che sia il luogo migliore dove crescere ed invecchiare e si impegna a non accettare mai che demagoghi e populisti distruggano il modello di vita europeo.

Ue: i giochi tra von der Leyen e Meloni
240718 - Ue - von der Leyen - Meloni
Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen sorvolano aree alluvionate dell’Emilia-Romagna

Novello Pollicino, dissemina di contentini il suo intervento programmatico, perché tutte le forze politiche e tutti i Paesi possano trovarci qualche soddisfazione, dal Green Deal all’immigrazione, dalla difesa alla sicurezza, all’attenzione per il Mediterraneo. In questo clima, quasi d’ordinanza gli attacchi al premier ungherese Viktor Orban e alla sua diplomazia alternativa con le missioni, in successione, a Kiev, Mosca, Pechino, Washington e Mar-à-lago, a cui è tornato portando il messaggio che Donald Trump sta tornando e che l’Europa deve cambiare registro sull’Ucraina.

Gli italiani sono così schierati: per Uvdl, il Pd e Forza Italia; contro la Lega e gli eletti confluiti nella Sinistra. Fratelli d’Italia si tiene le carte in mano fino all’ultimo, anche dopo una telefonata, ieri sera, fra la presidente designata e la premier Meloni, che ieri era in Libia a parlare d’emigrazione e oggi è a Londra a parlare ancora d’emigrazione, ma in un contesto diverso, la Comunità politica europea inventata per tenere la Gran Bretagna in qualche modo dentro l’Europa – l’incontro è l’occasione per il nuovo premier britannico Keir Starmer di presentarsi ai suoi colleghi -.

220409 Ucraina - Ue - von der Leyen - Zelensky
08 April 2022, Ukraine, Kiew: EU Commission President Ursula von der Leyen (l) speaks at a joint press conference with Volodymyr Selenskyj, President of Ukraine. During her visit to Kiev, EU Commission President Ursula von der Leyen encouraged Ukraine on its way to the European Union. (Credit Image: © Michael Fischer/dpa via ZUMA Press)

Meloni non svela la scelta di Fratelli d’Italia prima del voto e, a cose fatte, scopre d’avere in mano solo scartine: se avesse votato sì sarebbe stata irrilevante, ma avrebbe forse acquisito benemerenze; votando no, lo è a maggior ragione – e senza benemerenze -. Sulle nomine, l’Italia è fuori dai giochi anche nel Parlamento, come le era già successo nel Consiglio europeo.

La prima plenaria dell’Assemblea uscita dal voto di giugno procede di gran carriera: martedì, l’elezione di Metsola, poi dei 14 vicepresidenti (11 gli eletti al primo turno) – due sono italiane: Pina Picierno, Pd, confermata, e Antonella Sberna, Fratelli d’Italia – e dei questori. Scatta e funziona il cordone sanitario che tiene fuori dai posti istituzionali i due gruppi di estrema destra, Patrioti – Lega e ‘lepenisti’, insieme a Orban – e sovranisti – AfD e altri variamente neo-nazisti -: nessun posto va a loro.

L’Assemblea vota anche una risoluzione in cui ribadisce il sostegno all’Ucraina, politico, economico e militare, per tutto il tempo che sarà necessario fino alla vittoria, progetta di estendere le sanzioni contro Russia e Bielorussia e depreca la missione a Mosca di Orban. La risoluzione passa con 495 voti favorevoli – praticamente la maggioranza Ursula più verdi e conservatori, 137 contrari e 47 astensioni. I no delle destre ‘putiniane’ e delle sinistre ‘pacifiste’ sono diversamente motivati.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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