TAPPE E MODALITA’

La Costituzione statunitense prevede che le elezioni si svolgano il martedì che segue

il primo lunedì di novembre: nel 2016, l’Election Day sarà l’8 novembre.

8 NOVEMBRE – Si vota per il presidente e il vicepresidente, ma anche per rinnovare parzialmente il Congresso (tutta la Camera, 435 seggi, e un terzo del Senato, 33 seggi su 100),

oltre che per designare numerosi governatori. I mandati dei deputati durano due anni; invece, quelli dei senatori durano sei anni: gli uni e gli altri sono rinnovabili un numero di volte indeterminato.

I mandati dei governatori durano quattro anni e sono rinnovabili una sola volta

Tradizionalmente, ci sono, inoltre, migliaia di consultazioni statali e locali e decine –o persino centinaia- di referendum.

Nei singoli Stati e nel Distretto di Colombia, dove sorge Washington, i votanti non eleggono direttamente il presidente, ma un collegio di Grandi Elettori pari, per ogni Stato, alla somma

del numero dei senatori, due per ciascuno, e dei deputati, che variano in funzione della popolazione.

Il collegio elettorale si compone di 538 Grandi Elettori.

Il numero minimo di Grandi Elettori per uno Stato è tre: Alaska, Delaware, Montana, Nebraska, North e South Dakota, Vermont, Wyoming e Distretto di Columbia. Il numero massimo e’ 55 (California), davanti a Texas 34 e New York 31. I numeri dei Grandi Elettori Stato per Stato vengono periodicamente adeguati alle variazioni demografiche.

?? DICEMBRE – I collegi dei Grandi Elettori eletti si riuniscono in ogni Stato il primo lunedì dopo il secondo mercoledì di dicembre: nel 2016, il ?? dicembre.

I Grandi Elettori procedono a votazioni separate per il presidente e il vicepresidente. La norma vuole che, in tutti gli Stati, a eccezione di Maine e Nebraska, tutti i voti dei Grandi Elettori vadano ai candidati che hanno ottenuto più voti popolari in quello Stato. Nel Maine e nel Nebraska, i voti vengono distribuiti tenendo conto dei dati nei singoli distretti elettorali.

FINE DICEMBRE – I risultati delle votazioni del ?? vengono trasmessi all’Ufficio del Registro federale, dove il Congresso li verifica entro la fine dell’anno.

INIZIO GENNAIO 2017 – Il nuovo Congresso si riunisce in sessione plenaria congiunta all’inizio di gennaio, per il computo ufficiale dei voti elettorali. Il presidente del Senato annuncia l’esito delle elezioni e proclama il presidente eletto, se è stata raggiunta la maggioranza necessaria (270 voti di Grandi Elettori su 538).

Se così non sarà, toccherà alla Camera eleggere il presidente a maggioranza, votando

per delegazioni di Stati, fra i tre candidati che hanno ottenuto più voti, e al Senato eleggere

il vicepresidente, scegliendo fra i due candidati che hanno avuto più voti.

?? GENNAIO 2017 – Il presidente e il vicepresidente prestano giuramento ed entrano nel pieno delle loro funzioni.

USA2016: TAPPE E MODALITA’

 

La Costituzione statunitense prevede che le elezioni si svolgano il martedì che segue

il primo lunedì di novembre: nel 2016, l’Election Day sarà l’8 novembre.

8 NOVEMBRE – Si vota per il presidente e il vicepresidente, ma anche per rinnovare parzialmente il Congresso (tutta la Camera, 435 seggi, e un terzo del Senato, 33 seggi su 100),

oltre che per designare numerosi governatori. I mandati dei deputati durano due anni; invece, quelli dei senatori durano sei anni: gli uni e gli altri sono rinnovabili un numero di volte indeterminato.

I mandati dei governatori durano quattro anni e sono rinnovabili una sola volta

Tradizionalmente, ci sono, inoltre, migliaia di consultazioni statali e locali e decine –o persino centinaia- di referendum.

Nei singoli Stati e nel Distretto di Colombia, dove sorge Washington, i votanti non eleggono direttamente il presidente, ma un collegio di Grandi Elettori pari, per ogni Stato, alla somma

del numero dei senatori, due per ciascuno, e dei deputati, che variano in funzione della popolazione.

Il collegio elettorale si compone di 538 Grandi Elettori.

Il numero minimo di Grandi Elettori per uno Stato è tre: Alaska, Delaware, Montana, Nebraska, North e South Dakota, Vermont, Wyoming e Distretto di Columbia. Il numero massimo e’ 55 (California), davanti a Texas 34 e New York 31. I numeri dei Grandi Elettori Stato per Stato vengono periodicamente adeguati alle variazioni demografiche.

?? DICEMBRE – I collegi dei Grandi Elettori eletti si riuniscono in ogni Stato il primo lunedì dopo il secondo mercoledì di dicembre: nel 2016, il ?? dicembre.

I Grandi Elettori procedono a votazioni separate per il presidente e il vicepresidente. La norma vuole che, in tutti gli Stati, a eccezione di Maine e Nebraska, tutti i voti dei Grandi Elettori vadano ai candidati che hanno ottenuto più voti popolari in quello Stato. Nel Maine e nel Nebraska, i voti vengono distribuiti tenendo conto dei dati nei singoli distretti elettorali.

FINE DICEMBRE – I risultati delle votazioni del ?? vengono trasmessi all’Ufficio del Registro federale, dove il Congresso li verifica entro la fine dell’anno.

INIZIO GENNAIO 2017 – Il nuovo Congresso si riunisce in sessione plenaria congiunta all’inizio di gennaio, per il computo ufficiale dei voti elettorali. Il presidente del Senato annuncia l’esito delle elezioni e proclama il presidente eletto, se è stata raggiunta la maggioranza necessaria (270 voti di Grandi Elettori su 538).

Se così non sarà, toccherà alla Camera eleggere il presidente a maggioranza, votando

per delegazioni di Stati, fra i tre candidati che hanno ottenuto più voti, e al Senato eleggere

il vicepresidente, scegliendo fra i due candidati che hanno avuto più voti.

?? GENNAIO 2017 – Il presidente e il vicepresidente prestano giuramento ed entrano nel pieno delle loro funzioni.