Posizioni instabili, nel gruppo di testa dei candidati alla nomination democratica alla Casa Bianca: nell’ultimo sondaggio a livello nazionale condotto dalla Quinnipiac University, l’ex vice di Barack Obama, ed ex senatore del Delaware, Joe Biden è tornato in testa con il 24% delle preferenze, davanti alla coppia Pete Buttigieg ed Elizabeth Warren, entrambi al 16% (ma la senatrice è in calo di consensi); quarto Bernie Sanders, al 13%. Nel gruppone degli altri, staccatissimi e più o meno a pari merito, c’è al 3% Mike Bloomberg, da poco sceso in lizza, insieme alle senatrici Kamala Harris e Amy Klobuchar.
Nell’analogo sondaggio di ottobre della Quinnipiac, la Warren era in testa con il 28%, seguita da Biden con il 21%, Sanders con il 15% e Buttigieg con il 10%.
“Biden è tornato in testa e ora è corsa a tre per il secondo posto. Buttigieg è salito apparentemente alle spese della Warren, che in forte calo” dopo essere stata accusata di virare “troppo a sinistra sulla sanità e altri temi”, afferma l’analista della Quinnipiac Tim Malloy. A ottobre, l’appannamento di Biden era stato pure funzione degli effetti per lui negativi del Kievgate.
In questa fase, i sondaggi nazionali possono risultare meno significativi di quelli nei singoli Stati dove si vota per le primarie: un risultato positivo, o negativo, nello Iowa, o nel New Hampshire, può infatti lanciare un candidato poco visibile a livello nazionale o affossarne uno molto visibile. Nello Iowa, Buttigieg è attualmente davanti al trio dei ‘grandi vecchi’ democratici, Biden, Sanders, Warren, in ordine alfabetico.
Il sondaggio mostra che Biden è ritenuto dal 46% degli interpellati il candidato che ha più chance di battere Donald Trump. Il 35% ritiene che l’elemento principale nella scelta su chi votare è proprio l’eleggibilità e la possibilità di battere Trump.
La discesa in campo di Bloomberg, intanto, movimenta il campo democratico, specie a sinistra, dove Sanders e la Warren ironizzano sui ‘miliardari contro’. Per la Warren, l’ex sindaco di New York cerca di “comprare la nomination”: “Michael sta scommettendo sulla democrazia nel 2020”, dove i soldi contano più della gente.