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Usa 2020: – 352, Louisiana, altra batosta per Trump e repubblicani

Scritto per https://www.giampierogramaglia.eu/gpnewsusa2020/ il 17/11/2019

Un’altra scoppola elettorale per i repubblicani e per il presidente Donald Trump: dopo le sconfitte del 5 novembre nel Kentucky e in Virginia, la Louisiana ha ieri dato una brutta botta al magnate showman, confermando governatore il democratico John Edwards, che ha sconfitto al ballottaggio l’avversario repubblicano Eddie Rispone. Edwards si conferma, dunque, l’unico governatore democratico di uno Stato del Sud dell’Unione.

La sconfitta di Rispone coinvolge il presidente, che s’era speso per il candidato repubblicano e che negli ultimi dieci giorni aveva tenuto due comizi nello Stato la cui città principale è New Orleans.

Per quanto segnato da fattori locali, il voto è pure letto come una reazione degli elettori all’inchiesta sull’impeachment, divenuta pubblica questa settimana con le audizioni televisive di mercoledì e venerdì. Anche le audizioni a porte chiuse di sabato hanno portato cattive notizie alla Casa Bianca.

Il presidente non ha finora commentato il risultato elettorale. Dedica questo suo fine settimana libero da impegni istituzionali e/o politici ai consueti esami medici annuali al Walter Reed, l’ospedale militare di Washington.

Edwards, 53 anni, un democratico conservatore, in carica dal 2016, ha vinto di misura, ma molti ritenevano che non ce l’avrebbe fatta a ottenere un secondo mandato: la battaglia è stata accesa ed è arrivata al ballottaggio, deciso da un divario di circa 40 mila schede.

Rispone, il rivale di Edwards, ha giocato la sua campagna tutta su Trump, affidando al presidente la sua fortuna. Anche il vice di Trump, Mike Pence, ha fatto campagna in Louisiana.

Lo spoglio dei suffragi è stato a lungo un testa a testa, poi il distacco s’è ampliato: poco più del 51% contro poco meno del 49%. Anche nel Kentucky, dove i democratici hanno strappato il governatore ai repubblicani, la corsa era stata serrata, mentre in Virginia, dove i democratici hanno riconquistato dopo vent’anni ill controllo dell’Assemblea statale, il risultato era stato più netto.

I test elettorali di questo novembre, dopo i segnali già venuti dalle elezioni di midterm un anno fa, mostrano una certa fragilità dello schieramento repubblicano, anche se non autorizzano eccessi d’ottimismo in campo democratico in prospettiva presidenziale. Trump è nelle peste con l’inchiesta sull’impeachment, ma i democratici non hanno ancora espresso il candidato da opporgli e, per ora, hanno una scelta abbondante più nella quantità degli aspiranti alla nomination che nella qualità.

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