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Usa 2024: – 225, Virginia, Biden o Trump?, i dubbi degli elettori

reportage da Richmond (Virginia) di Stefano Scibilia per la sezione Usa 2024 del mio sito, ripreso da The Watcher Post

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RICHMOND (VA), 24/03/2024 verso Usa 2024 225Il mini Super Tuesday del 19 marzo ha decretato una vittoria schiacciante da parte del presidente democratico Joe Biden e dell’ex presidente repubblicano Donald Trump nelle primarie dei loro partiti.

Quel giorno si votava anche in Virginia, dove entrambi i candidati si sono facilmente imposti.

Nel corso degli anni, la Virginia da Stato in bilico si è progressivamente trasformata in Stato tendenzialmente democratico. Quello presidenziale di Usa 2024 non sarà l’unico appuntamento alle urne per i cittadini, che, sempre il 5 novembre, sono chiamati a votare anche per la scadenza del mandato del senatore democratico Tim Kaine, che i sondaggi danno attualmente avviato a una riconferma.

Usa 2024: Virginia, come i cittadini vivono la rivincita del 2020

Per quanto riguarda la storica rivincita del 2020 tra Biden e Trump, in Virginia, così come negli altri Stati, ci sono ancora aspetti che possono andare ad incidere, in positivo o in negativo, sul voto del 5 novembre per Usa 2024.

Abbiamo chiesto ad alcuni cittadini di Richmond come la pensano. Uno degli aspetti che continua a fare discutere è sicuramente quello dell’età dei due candidati (81 anni Biden e 77 anni Trump), ma secondo qualcuno l’età è solo di un numero: “Lo so che Biden ha 81 anni, ma se ancora ce la fa il posto è suo”, afferma Elmars ai nostri microfoni.

Altri invece spostano l’attenzione sull’immigrazione, un tema che Trump tratta con toni drastici: “È come se avessimo due persone più anziane che cercano di competere con se stesse – afferma Edwin, studente che dal Panama si è da poco trasferito a Richmond per fare un dottorato alla Virginia Commonwealth University -. Strumentalizzano i migranti e li dimenticano su una barca”.

Anche la politica estera è un tema che inevitabilmente attira l’attenzione degli elettori. Per esempio Jack afferma che “il vero problema non è l’età dei due candidati. ma la loro politica, in particolare su Gaza e Israele“. La linea della Casa Bianca sulla guerra in Medio Oriente è costata parecchi voti a Biden nelle primarie, in particolare in Michigan, dove una
vasta comunità di arabo-americani democratici ha scelto di votare “uncommitted”. Una tendenza che si è diffusa anche in altri Stati e che potrebbe creare problemi all’attuale presidente a novembre.

Che Biden abbia perso consensi rispetto al passato è un dato di fatto, che secondo Esteban questo può diventare un fattore che fa la differenza a novembre: “Io credo che Trump vincerà perché Biden ultimamente ha perso molto supporto”.

Ma alcuni pensano che tra le fila repubblicane c’erano alternative migliori al magnate. È il caso di Josh, che torna a sottolineare il fattore età: “Penso che abbiamo sicuramente bisogno di candidati meno anziani. Tra i repubblicani c’era Nikki Haley, decisamente più giovane di Trump”.

John invece non immaginava che gli Stati Uniti si sarebbero ridotti a questo punto: “Quando ero giovane la rivista Newsweek rideva dell’ufficio politico sovietico perché avevano tutti tra i 60 e i 70 anni. Li abbiamo derisi per finire come loro. I nostri leader sono estremamente vecchi: non so perché, ma non è buono”.

Non sono pochi i giovani che in questo momento non hanno le idee chiare sul voto. Elisabeth ammette di non avere riferimenti, ma afferma in modo istintivo che voterebbe per Trump. Anche il “fattore imprevedibilità” può giocare un ruolo non indifferente a Usa 2024.

Una delle poche certezze secondo David è che gli Stati Uniti hanno bisogno di intraprendere una nuova strada. Anche lui ammette di non essere esattamente entusiasta delle opzioni in campo: “Penso che abbiamo bisogno di cambiare rispetto agli ultimi quattro anni, ma non so se l’ex presidente Trump sia il cambiamento giusto” a Usa 2024.

di Stefano Scibilia

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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