Gli elogi di Joe Biden, che abbraccia Giorgia Meloni e le accenna le note della ‘Georgia’ di Ray Charles, dopo avere fatto slittare l’incontro di 45’ per altri impegni; una sintonia scontata sul sostegno all’Ucraina e sull’esecrazione di quanto accade in Medio Oriente; una certa vaghezza, che sconfina con la freddezza, sul ‘piano Mattei’.
La tappa a Washington della missione americana della premier italiana Giorgia Meloni, nella veste di presidente di turno del G7, scivola via veloce, senza l’abituale corredo di punto stampa (rinviato alla tappa a Ottawa dove oggi Meloni vede il premier canadese Justin Trudeau). Nello Studio Ovale Meloni, tutta in bianco, e Biden, completo blu, si limitano a leggere note concordate.
Meloni propone a Biden un’alleanza globale contro i trafficanti di esseri umani, che – messa così – non può non ricevere un generico assenso. E, prima dell’incontro, incassa l’annuncio dell’accordo per il trasferimento in Italia di Chico Forti, condannato nel 2000 a Miami per omicidio premeditato d’un imprenditore australiano, di cui si è sempre proclamato innocente. L’impegno è che l’ex surfista e produttore televisivo trentino sconti la pena in Italia: impegno in passato già disatteso dall’Italia, il che rende gli Usa più diffidenti su queste intese.
L’attenzione dei media Usa è blanda, ma non è una sorpresa: se non c’è contenzioso, non c’è notizia. Una nota della Casa Bianca riferisce che Biden ha elogiato la “leadership di Meloni nel G7 e nell’Ue nel sostegno all’Ucraina”. Presidente e premier “hanno scambiato opinioni sugli obiettivi del G7 sotto presidenza italiana, compreso il sostegno costante all’Ucraina, lo sviluppo sostenibile, la sicurezza alimentare ed energetica, i migranti, nonché la cooperazione sull’intelligenza artificiale e i continui sforzi congiunti a sostegno del Partenariato su infrastrutture e investimenti globali”.
Biden e Meloni – prosegue la nota – hanno riaffermato “il loro fermo sostegno all’Ucraina nella lotta contro l’aggressione russa” e hanno discusso degli sviluppi in Medio Oriente, compresa l’importanza di prevenire un’escalation a livello regionale”. Presidente e premier hanno ribadito il “loro impegno a favore del diritto di Israele all’autodifesa in linea con le leggi internazionali e hanno sottolineato l’urgente necessità di aumentare le consegne di assistenza umanitaria a Gaza”. I due hanno, infine, discusso del vertice del G7 in Puglia a giugno e del vertice della Nato a Washington a luglio, sottolineando “la vitalità delle relazioni transatlantiche e la loro centralità nelle sfide globali”.
Meloni da Biden: la lettura di Palazzo Chigi
Ancora più ingessato e formale il comunicato diramato da Palazzo Chigi. L’incontro tra Biden e Meloni – vi si legge – “ha permesso di fare un punto sull’eccezionale stato delle relazioni bilaterali tra le due Nazioni, nel solco della dichiarazione congiunta dello scorso luglio”, quando la premier fece la sua prima visita alla Casa Bianca.
“La discussione – prosegue il testo – ha messo in luce gli approcci condivisi alle più pressanti sfide globali. Sull’aggressione russa all’Ucraina, s’è ribadita la comune difesa dell’ordine internazionale basato sulle regole. Analoga unità di vedute s’è registrata sulla crisi in Medio Oriente, in chiave di prevenzione d’una escalation regionale e di sostegno umanitario a Gaza, sulla sicurezza e la stabilità nel Mar Rosso e sul coordinamento transatlantico nell’area Indo-Pacifica”.
Il colloquio ha anche permesso – informa il comunicato – uno scambio di vedute sulla cooperazione col Continente africano, nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, e su opportunità di collaborazione in aree di comune interesse, anche al fine di affrontare insieme la sfida migratoria. In questo ambito, da parte italiana è stata presentata l’iniziativa per una Coalizione internazionale contro i trafficanti di esseri umani”.
Sul piano bilaterale, rileva infine Palazzo Chigi, “i due leader hanno constatato con soddisfazione che lo scorso anno l’interscambio commerciale tra Italia e Stati Uniti ha raggiunto il suo massimo storico, con un volume di 102 miliardi di dollari, convenendo di potere raggiungere risultati ancora più ambiziosi”.
Rispondendo alle domande di giornalisti italiani dopo l’incontro Biden – Meloni, John Kirby, portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, ha detto: “Non ho visto il piano Mattei, ma, parlando in generale, noi pensiamo sia importante spingere sul miglioramento delle infrastrutture e sulle opportunità di investimento nel sud globale”.
L’attenzione degli inviati italiani al seguito della premier Meloni, che anche in questo viaggio porta con sé la figlia Ginevra, è molto rivolta alle vicende di politica interna. Il mancato punto stampa viene letto come un tentativo di non alimentare le polemiche con il presidente Sergio Mattarella, dopo le contrastanti sortite dei giorni scorsi sui fatti di Pisa e Firenze. Interpretazione però smentita dal capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano.