USA 2024 – 355 – Sventato negli Usa, almeno fino alla fine dell’anno, il rischio di uno shutdown, cioè di una serrata dei servizi pubblici federali: nella serata di martedì, la Camera ha approvato una misura tampone che garantisce fino all’Anno Nuovo il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione, ma che crea le premesse per una battaglia sui fondi in Congresso all’inizio del 2024, un anno elettorale (il 5 novembre, ci saranno le presidenziali).
Il sì del Senato, scontato perché il compromesso anti-shutdown piace ai democratici che lì sono maggioranza, deve arrivare entro venerdì 17, quando, altrimenti, l’Amministrazione federale resterà senza un dollaro da spendere. Il presidente Joe Biden è pronto a firmarlo e a tramutarlo in legge non appena gli sarà giunto sulla scrivania.
La Festa del Ringraziamento, giovedì 23, e Natale sono dunque salvi: lo shutdown non ci sarà, biblioteche e parchi nazionali resteranno aperti; i dipendenti pubblici federali continueranno a ricevere i loro stipendi; e, soprattutto, le loro famiglie potranno affrontare senza remore la stagione degli acquisti dei regali, che si apre il Black Friday, venerdì 24.
Shutdown sventato, ma niente aiuti per Israele e Ucraina
La nuova misura copre le spese di alcuni settori fino al 19 gennaio e di altri fino al 2 febbraio, ma non prevede ulteriori aiuti per Israele e l’Ucraina, che dovranno fare con quanto hanno già ricevuto, almeno per i prossimi 75 giorni.
Alla Camera, il provvedimento è stato approvato con un voto bipartisan: 336 si e 95 no, largamente più dei due terzi richiesti per il varo; due terzi dei repubblicani e quasi tutti i democratici a favore, contro solo gli ‘ultra – trumpiani’.
Il nuovo speaker della Camera, Mike Johnson, al suo primo test importante nel ruolo, ha destato qualche sorpresa, decidendo di mettere ai voti il provvedimento tampone, nonostante esso lasci insoddisfatti i falchi del suo partito, di cui egli è un esponente.
Contestualmente, però, Johnson ha dato il suo endorsement a Donald Trump per la nomination presidenziale repubblicana. “Sono completamente dalla sua parte”, ha detto Johnson alla Cnbc, giustificando persino le azioni sovversive del magnate ex presidente che era convinto “nel profondo del suo cuore” che le elezioni 2020 fossero state truccate.
La Camera ha pure bloccato la procedura d’impeachment, cioè di destituzione, avviata nei confronti del segretario alla Sicurezza interna Alejandro Mayorkas. Alcuni repubblicani hanno unito le forze con i democratici per fermare l’iniziativa della ‘trumpiana di ferro’ e complottista Marjorie Taylor Greene, che voleva sanzionare Mayorkas per la gestione dei migranti al confine con il Messico.
Usa 2024 CNN 14/11 – House lawmakers are working against the clock to avoid a government shutdown before Friday’s funding deadline. New House Speaker Mike Johnson unveiled his two-tiered funding plan on a GOP conference call with members Saturday which does not include the deep spending cuts his right flank pushed for, but instead extends funding at its current levels.
The first bill would extend funding until January 19 and would include funding for military construction, Veterans Affairs, transportation, housing and the Energy Department. The second part of the bill, which would extend funding until February 2, would include funding for the rest of the government. Neither bill includes additional aid for Israel or Ukraine. Analysts say the bills have no chance of getting past a Democratic-run Senate and the White House.
Usa 2024 ANSA 15/11 – I legali di Hunter Biden hanno chiesto a una corte federale del Delaware di approvare mandati di comparizione per Donald Trump, il suo ex ministro della Giustizia William Barr e altri ex funzionari del Dipartimento di Giustizia nell’ambito delle accuse mosse al loro assistito per il possesso illegale di armi.
Lo riporta il Washington Post, sottolineando che gli avvocati del figlio del presidente stanno cercando di raccogliere informazioni che “sembrano suggerire l’incessante e impropria pressione di Trump” per perseguire l’indagine su Hunter Biden, avviata nel 2018. Hunter Biden è stato accusato di false dichiarazioni nel 2018 per completare l’acquisto di una pistola, affermando di non essere dipendente da droghe e di non usare droghe illegali.