Il Settimanale 2023 4 – Anche gli studenti dell’Università di Roma La Sapienza hanno aderito in massa, dormendo in diverse tende posizionate di fronte alla statua della Minerva. Tutti i più grandi Atenei del Paese stanno seguendo l’iniziativa della studentessa di 23 anni Ilaria Lumera che, per protestare contro l’aumento degli affitti, ha deciso di piantare una tenda di fronte al rettorato del Politecnico di Milano. Il gesto simbolico, ma anche provocatorio, ha dato il via a una serie di proteste che hanno coinvolto movimenti, sindacati e politica.
Per capire meglio la situazione dei giovani fuori sede che studiano nella Capitale, abbiamo sottoposto a 55 studenti dell’Ateneo romano un breve questionario online. Con la modalità di domande aperte e chiuse, le risposte in forma anonima hanno fornito un quadro abbastanza attendibile preciso della situazione attuale.
I partecipanti al sondaggio, per lo più giovani provenienti dal Sud Italia, hanno confermato la difficoltà di trovare un alloggio a Roma. La maggior parte degli studenti fuori sede interpellati è riuscita a trovare una stanza singola tra il centro e la periferia della città. Pochi vivono fuori dalla metropoli o addirittura in un’altra provincia.
Dal punto di vista economico, dai dati è emerso che il 58,1% paga mensilmente (bollette escluse) tra i 400 e i 550 euro, mentre il 18,2% paga invece oltre i 600 euro. Non sorprende dunque che il 38,2% degli intervistati abbia dichiarato che trova più conveniente fare il pendolare che abitare nella città in cui studia. Nonostante i prezzi di affitto, decisamente alti, un’altra percentuale che colpisce è quella di quanti non sono soddisfatti della propria abitazione, ossia quasi la metà.
Due i fattori fondamentali nella ricerca di un’abitazione: la presenza e vicinanza di servizi nei pressi dell’alloggio e la disponibilità del proprietario di casa ad intervenire nel momento del bisogno. Analizzando i dati a disposizione, si può notare come il grado di soddisfacimento non è alto quanto dovrebbe essere.
Infine, tutti gli studenti intervistati si sono dimostrati consapevoli e d’accordo con le manifestazioni in atto. Abbiamo, così, chiesto se avessero dei suggerimenti per migliorare la situazione. Tra le tante risposte che reclamano una diminuzione e/o un blocco del canone di affitti, c’è chi consiglia di costruire più studentati e realizzare contratti tra Università e alloggi che agevolino lo studente in quanto frequentante dell’Ateneo. Non sono poi mancate richieste di ulteriori borse di studio per gli studenti fuori sede e l’aumento della soglia di ISEE utile a potere richiedere il rimborso spese d’affitto.
Lo Sguardo, Alessandro Casagrande, Arianna Criscione, Adriana Guerriero, Giorgia Rosi