Il Settimanale 2023 3 – Lo spreco alimentare è una piaga del nostro secolo, sia a livello ecologico che umano: basti pensare che sono 5,7 milioni le persone in Italia che soffrono la fame. Equoevento è un’organizzazione no-profit che si occupa di recuperare le eccedenze alimentari (tranne gli alimenti crudi o liquidi come le zuppe) in occasioni come matrimoni o eventi sociali e di portarle a vari enti caritatevoli. Viene fondata nel 2013 a Roma da quattro giovani che, durante un matrimonio, si chiedono: dove finisce tutto il cibo in eccesso?
Facendo alcune ricerche, scoprono che non può essere riportato in cucina per legge. La soluzione arriva con la legge Gadda 166: prima si potevano recuperare le eccedenze donandole a enti del terzo settore riconosciuti, come le Onlus, ma con la nuova normativa sono gli stessi volontari ad andarle a recuperare, sollevando i membri del catering da ogni responsabilità.
L’organizzazione si occupa di eventi che superano i 90 invitati con un’eccedenza di cibo stimata del 20%. I volontari, circa 30 su Roma, si recano sul posto all’orario stabilito e recuperano il cibo senza disturbare lo staff, portando ciò che serve (vaschette di alluminio, guanti monouso e mestoli). Dopo aver scritto cosa c’è in ogni contenitore, il cibo viene distribuito ai vari enti usando i “polibox” per separare le pietanze calde da quelle fredde.
Equoevento porta eccellenze culinarie nelle mense, per permettere anche ai più bisognosi di gustare pietanze dal costo elevato e ricche di nutrienti come carne, pesce e verdura. Ciò è motivo di orgoglio: ogni persona può scegliere cosa mangiare in base alle proprie intolleranze o allergie, al credo religioso o ai propri gusti. Spesso l’accesso a questi generi alimentari non è possibile in tutte le mense e bisogna accontentarsi di quello che c’è. Inoltre, è l’unica Onlus che recupera cibo pronto, il tutto nel rispetto delle normative HACCP per la salubrità degli alimenti.
Questa iniziativa ha anche uno scopo ecologico: dietro ogni pietanza c’è la manodopera, l’energia elettrica e il gas, senza considerare le risorse impiegate per la produzione delle materie prime; recuperando il prodotto finale, si evita di vanificare tutto ciò.
Durante il Covid, Equoevento ha reinventato la sua attività con il progetto Fresco Market: grazie ai contatti con i direttori di questa catena di supermercati di Roma, è stato possibile recuperare il cibo prossimo alla scadenza consegnandolo al condominio sociale di San Lorenzo, che si è occupato di ridistribuirlo alle famiglie più bisognose. L’iniziativa si è limitata al periodo pandemico, data l’assenza di eventi, ma testimonia la volontà di aiutare il prossimo radicata nei membri della Onlus.
La missione promossa da Equoevento è stata accolta positivamente dagli enti benefici con cui collabora ma anche da chi organizza un evento e vuole renderlo sostenibile. Per i matrimoni viene rilasciato un certificato di equomatrimonio con il numero di persone aiutate e la quantità di cibo salvato. Il successo della Onlus è testimoniato dall’estensione sia sul territorio italiano (Milano, Torino, Lecce e Roma), che europeo (Madrid e Parigi). Ad oggi Equoevento ha recuperato il cibo di circa 1000 eventi ridistribuendolo a mense attrezzate per poterne accogliere grandi quantità.
La Bussola, Dominga Dimauro, Simona Ianuale, Antonio Sepe, Claudia Trotta