Biden a Kiev – Visita a sorpresa, e lampo, a Kiev del presidente Usa Joe Biden, che incontra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dice parole di amicizia e di sostegno, passeggia per le vie della capitale invase dal sole mentre suona l’allarme aereo e riparte per Varsavia, dove oggi farà un discorso, mentre il presidente russo Vladimir Putin farà alla Duma il suo discorso sullo stato dell’Unione.
Tenuto ovviamente segreta fino all’ultimo, la missione di Biden è stato preparato dal punto di vista della sicurezza nei minimi dettagli. Ed è stata anche ‘concordata’ in qualche misura con Mosca, avvertita per ridurre al minimo il rischio di incidenti fra Super-Potenze. Il ‘via libera’ è arrivato venerdì sera: la Casa Bianca aveva diffuso un’agenda del presidente falsa, per coprire il viaggio.
L’andirivieni da e per Kiev di questi giorni sembra quasi volere creare l’impressione che, nonostante il conflitto, l’Ucraina sta ritrovando una sua normalità. Nel giro di una settimana, Zelensky è stato a Londra e a Bruxelles e il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a Monaco. E Kiev ha visitatori quasi ogni giorno: il premier svedese Ulf Kristersson, presidente di turno del Consiglio dell’Ue, Biden, presto la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni sono gli ultimi della lista.
Biden e Zelensky si erano incontrati di persona solo un’altra volta, a Washington, prima di Natale. Biden ha confermato il sostegno di lungo periodo degli Usa all’Ucraina, poi i due leader hanno “dettagliatamente” discusso di forniture militari e di ricostruzione. “Speriamo che il 2023 sia l’anno della vittoria”, dice Zelensky, che torna a chiedere i caccia F-16. Prima di partire, Biden dice: “Kiev mi ha preso il cuore… Gli ucraini sono eroici… Abbiamo unico le democrazie mondiali”.
La Casa Bianca frena: “Al momento non ci sono dettagli da annunciare” è la dichiarazione ufficiale. E infatti il pacchetto di armi oggi portato in dono da Biden a Zelensky contiene ‘solo’ munizioni, radar, sistemi antimissile; non ci sono i tank Abrams o i caccia.
Le informazioni ai giornalisti sono state fornite dal consigliere di Biden per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan. “Hanno parlato di quello di cui avrà bisogno l’Ucraina nei prossimi mesi per avere successo sul campo di battaglia; e hanno parlato di quello di cui ha bisogno a livello infrastrutturale, energetico, economico, umanitario. Hanno pure trattato la prospettiva politica, compresa la sessione all’Assemblea generale dell’Onu, e gli sforzi per una pace sostenibile e durevole, basata sui principi della carta dell’Onu, prima di tutto sovranità e integrità territoriale”. Sullivan ha eluso una domanda sull’invio a Kiev degli F-F16.
Durante la visita a Kiev di Biden, durata in tutto cinque ore, il segretario di Stato Antony Blinken ‘sdogana’ il nuovo pacchetto di aiuti militari – il 32° della serie -: 450 milioni di dollari, che fanno salire il totale di aiuti militari degli Usa all’Ucraina a 30 miliardi di dollari dall’inizio dell’invasione.
Il nuovo pacchetto comprende munizioni per i sistemi missilistici Himars e Howitzer già forniti dagli Usa, altri missili Javelin, sistemi anti carro e radar per la sorveglianza aerea. Inoltre, gli Usa daranno anche 10 milioni di dollari per l’emergenza legata alle infrastrutture energetiche ucraine danneggiate dai bombardamenti russi. E presto ci saranno nuove sanzioni contro la Russia.
Nessun menzione delle armi a lungo raggio di cui Zelensky dice di aver discusso con Biden. Ma Blinken afferma: “Solo la Russia può mettere fine a questa guerra. Fin quando non lo farà, noi rimarremo al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario, per rafforzare il suo esercito, così che possa avere la posizione più forte possibile in ogni futuro tavolo negoziale”.