HomeIl SettimanaleQatar 2022 - Camerun, polemica fra influencer invitati ed esclusi

Qatar 2022 – Camerun, polemica fra influencer invitati ed esclusi

Scritto per Qatar 2022, uno speciale de Il Settimanale della classe di Giornalismo internazionale del Coris della Sapienza

-

Qatar 2022 – Una location improvvisata, la telecamera del telefono attiva e la denuncia esasperata: “Ai mondiali in Qatar non sono stati invitati influencer camerunensi anglofoni. Per i francofoni, noi non esistiamo. Ci marginalizzano, lo fanno da sempre”. Poi un pianto colmo d’ira. Così Town Cryer, influencer camerunense con oltre 134mila follower su Tik Tok, ha segnalato in un video di poco più di 5 minuti uno dei problemi sociali che affligge il Camerun. Nel Paese, dove francese e inglese sono entrambe lingue ufficiali, è in atto dal 2016 una crisi tra le due comunità linguistiche, che ha più volte sfiorato la guerra civile. E l’ostilità tra le due componenti s’è manifestata anche in occasione dei Mondiali.

La Federcalcio del Camerun, che conta sul massiccio supporto degli influencer per raccontare, attraverso le gesta della squadra, la realtà del Paese e proiettarne un’immagine positiva online, è stata criticata per avere selezionato come addetti alla copertura mediatica di Qatar 2022 una percentuale maggiore di influencer francofoni. E’ la comunità linguistica cui appartiene anche il presidente della federazione calcistica, Samuel Eto’o, considerato il responsabile di questa discriminazione.

I posti omaggio assegnati al Camerun erano 25 e l’invito prevedeva per i prescelti la possibilità di assistere a tutte le partite dei Mondiali e di avere il viaggio completamente pagato: alloggio, biglietti aerei, trasporto locale, tutto a spese del Qatar, paese ospitante. Di questi 25 posti, solo tre sono stati assegnati a camerunensi di lingua inglese, in particolare ai tre artisti musicali Rinyu, Tzy Panchak e Magasco.

Eto’o ha risposto all’accusa di emarginazione dei camerunensi anglofoni affermando che le persone selezionate sono state scelte sulla base della notorietà e dei follower. Ma gli influencer camerunensi di lingua inglese sostengono che molti dei loro colleghi francofoni ora in Qatar hanno meno di 100mila seguaci.

Questa è solo l’ultima contestazione che si è scatenata nei confronti del presidente della Federazione calcistica: già il 13 agosto Eto’o era stato attaccato per aver organizzato una cena lussuosa in un ristorante di Dakar, in Senegal, dove erano presenti celebrità espressione solo dalla componente francofona. E ancora, tempo fa, il presidente è stato fotografato a mangiare carne in un ristorante a Limbe, nell’area francofona: nell’occasione, affermò  che quell’area del Paese è molto più tranquilla e meno turbolenta rispetto a quella anglofona. Il commento fece infuriare gli anglofoni.

A difesa della Federcalcio camerunense, Henry Njalla Quan J, addetto stampa e marketing, ha dichiarato: “Gli influencer scelti provengono dalle città più moderne e meglio dotate di infrastrutture in cui si gioca il campionato nazionale. Tra queste, tre sono dell’area francofona. L’affermazione che Fecafoot abbia escluso la parte anglofona nella squadra itinerante di fan e influencer in Qatar è completamente falsa”.

di Paolo Mazza, Sofia Spagnoli, Mattia Verriello

gp
gphttps://www.giampierogramaglia.eu
Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

ULTIMI ARTICOLI

240907 - Usa 2024 58 - Trump - cs - tribunale

Usa 2024: – 58, verdetto per Trump slitta a dopo le...

0
Usa 2024 58 - Una notizia domina le cronache elettorali negli Stati Uniti questa mattina: la decisione del giudice di Manhattan Juan M. Merchan...

usa 2020

coronavirus - elezioni - democrazia - ostaggio

Coronavirus: elezioni rinviate, democrazia in ostaggio

0
Elezioni rinviate, elezioni in forse, presidenti, premier, parlamenti prorogati: la pandemia tiene in ostaggio le nostre democrazie e, in qualche caso, le espone alla...