Qatar 2022 – Tra i convocati dell’Iran per i Mondiali in Qatar risalta il nome di Sardar Azmoun, voce critica contro il regime di Teheran. L’attaccante del Bayer Leverkusen, squadra tedesca, si è schierato a favore delle proteste nate dopo la morte in detenzione della 22enne Masha Amini, arrestata per non aver indossato appropriatamente il velo.
Sono molteplici le prese di posizione pubbliche che la stella del calcio persiano ha preso a favore delle donne. Come si evince dal suo profilo Instagram: “Essere cacciato dalla nazionale sarebbe un piccolo prezzo da pagare rispetto anche a un solo capello delle donne iraniane. Non ho paura di essere imprigionato. Vergogna a voi per aver ucciso il popolo così facilmente e viva le donne dell’Iran. Se questi assassini sono dei musulmani, che Dio faccia di me un infedele”.
Secondo il Corriere della Sera ci sarebbe stato un lungo braccio di ferro tra il portoghese Carlos Queiroz, c.t. della nazionale iraniana, e la Federazione, per inserire nella formazione il nome di Azmoun. Il sospetto è rafforzato dall’annullamento – con microfoni e telecamere già pronti – della conferenza stampa in cui si sarebbero dovuti rendere pubblici i nomi dei convocati. Lista arrivata poi diverse ore dopo l’orario previsto.
Il quotidiano italiano scrive: “Cosa sia successo in quell’intervallo di tempo è materia
nebulosa: la tesi più accreditata è che proprio il nome di Azmoun sia stato oggetto di
scontro tra la federazione e il c.t. portoghese, tornato ad allenare il Team Melli”.
Braccio di ferro, dunque, vinto dal c.t. Queiroz. Nel corso di una conferenza stampa
tuttavia, il mister diventa il protagonista di una nuova polemica quando un inviato di
Sky Sport UK gli domanda come si sente a rappresentare un Paese come l’Iran,
che reprime i diritti delle donne. Ne nasce un battibecco, perché l’allenatore invita a concentrarsi su come la Gran Bretagna affronta la tematica dell’immigrazione.
Le polemiche attorno ai mondiali del 2022 non sembrano placarsi, tanto che la FIFA
interviene per porre dei limiti, chiedendo ai partecipanti di non rilasciare dichiarazioni
su posizioni politiche. Mentre la maggior parte dei media internazionali affrontano i problemi sociali riguardanti i mondiali, i giornali iraniani non fanno cenno a questo tipo di storie: si limitano a pubblicare notizie istituzionali e strettamente calcistiche, relative alla parte tecnico-tattica dell’evento.
Queiroz ha convocato per il mondiale 25 giocatori e non 26, scegliendo di portare ben quattro portieri. In vista della competizione, il c.t. afferma: “Sul campo i giocatori pensano solo al sogno di passare il girone”.
di Miriam Palma, Emma Pistolesi, Edoardo Arturo Scali, Lisa Zorzella