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Qatar 2022 – Giappone, la forza dei Samurai Blu sono gli origami

Scritto per Qatar 2022, uno speciale de Il Settimanale della classe di Giornalismo internazionale del Coris della Sapienza

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Qatar 2022 – Dopo 29 anni il Giappone torna in Qatar. “Doha no igeki” (“l’agonia di Doha”) è l’espressione che i nipponici utilizzano per ricordare la partita che costò loro la mancata partecipazione ai Mondiali USA 1994. Da Doha a Doha: la nazionale giapponese è pronta a riscattare la catastrofe sportiva del 1993 con la sua settima partecipazione al torneo iridato.

Consapevoli dell’importanza della “missione”, i tifosi dei Samurai Blu non si sono fatti
trovare impreparati e per sostenere la squadra si sono affidati alle proprie tradizioni. Come
riferisce il portale sportivo Gekisaka, una sorpresa per i giocatori ha accolto la formazione di Hajime Moriyasu il 15 novembre al rientro dopo un allenamento.

Una bacheca ricca di frasi di incoraggiamento e di supporto ha riempito e colorato lo
spogliatoio della nazionale giapponese. In circa due mesi, i tifosi nipponici hanno raccolto 28 mila fogli di origami trasformandoli in 26 opere d’arte, una per ogni “samurai”. Gli origami, simbolo nella cultura giapponese di forza, lealtà, onore e buon auspicio, sono stati realizzati mantenendo anche uno sguardo verso la sostenibilità. Bicchieri di carta e poster di tornei svolti precedentemente, sono state infatti le materie prime utilizzate per realizzare la bacheca.

Il progetto, iniziato a settembre, si ricollega al concept della nuova divisa della nazionale
giapponese, realizzata da Adidas per il Mondiale in Qatar. Per l’uniforme, creata per i
giocatori che dimostrano prestazioni eccellenti sui grandi palcoscenici, viene adottata una
grafica a strati che sviluppa il concetto degli origami. Ma non solo. La collaborazione ha
coinvolto la cultura giapponese a 360 gradi anche attraverso la partecipazione del mondo dei manga. È stata diffusa infatti una key visual delle divise della Nazionale, legata ai fumetti spokon Giant Killing e Blue Lock. Lo scopo è di fare crescere l’interesse dei giovani verso il calcio e di rendere questo sport una parte più ampia della cultura in Giappone.

Come si legge nella nota diffusa dall’Adidas nell’occasione, “Il 28 ottobre 1993 a Doha c’era un sogno che è stato perso per un calcio di rigore. La nazionale di calcio giapponese si trovava nel mezzo di una tragedia, ma sollevò la testa, guardò avanti e continuò a sfidare il Mondio. Nel 2022, la battaglia decisiva sarà ancora a Doha con la divisa Origamni, simbolo di preghiere che portano tanta gioia e di augurio per la vittoria della nazionale di calcio giapponese. Niente è impossibile”.

di Filippo Bertini e Manuela Fais

 

gp
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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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