Più si avvicinano le elezioni di midterm negli Usa, più la guerra in Ucraina diviene un tema della campagna, dopo esserne rimasta fuori per mesi. Il conflitto divide gli opposti schieramenti: fra i repubblicani, c’è chi vuole continuare ad aiutare l’Ucraina e chi vuole tenere i soldi per emergenze domestiche; fra i democratici la sinistra sollecita il presidente Joe Biden e la sua Amministrazione a reimpostare la strategia, più diplomazia con Mosca e meno armi a Kiev.
In una lettera indirizzata al presidente Biden, trenta deputati democratici ‘liberal’, tutti appartenenti al Congressional Progressive Caucus, invitano l’Amministrazione a “cambiare rotta” sull’Ucraina e a cercare contatti diretti con la Russia per porre un termine alla guerra lunga ormai sette mesi.
La lettera non è polemica, ma propositiva. I trenta deputati dichiarano il loro apprezzamento per gli sforzi del presidente di sostenere l’Ucraina senza coinvolgere direttamente gli Usa nel conflitto, Ma suggeriscono una revisione della strategia e un atteggiamento più “proattivo”. L’iniziativa parte dalla corrente progressista del Partito democratico: Pramila Jayapal, dello Stato di Washington, presiede il Caucus, di cui fanno parte, fra gli altri, Alexandria Ocasio-Cortez e tutta la sua ‘Squad’ e Jamie Raskin, del Maryland, un giurista che gestì uno degli ‘impeachment’ falliti a Donald Trump.
Nella missiva si chiede d’affiancare al sostegno economico e militare a Kiev l’azione diplomatica, moltiplicando gli sforzi per un ‘cessate il fuoco’. “Più la guerra va avanti, più cresce il rischio d’un’escalation con effetti devastanti” dice Jayapal al Washington Post, prima di revocare la pubblicazione della lettera definendola “un errore”..
La lettera dei democratici giunge in un momento critico del conflitto ucraino, con le forze di Kiev alla controffensiva e quelle di Mosca che intensificano gli attacchi sulle infrastrutture energetiche e denunciano il possibile ricorso da parte ucraina a una ‘bomba sporca’. Rispondendo indirettamente ai deputati, il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha detto che gli Stati Uniti sosterranno l’Ucraina, ma non entreranno in guerra: “La cosa più importante che possiamo fare è aiutare” Kiev, in modo che possa sedersi a un tavolo delle trattative in posizione di forza. “Non c’è nessun cambio nella posizione americana – ha aggiunto Price -. Il presidente è stato chiaro: non entreremo, e non cercheremo di entrare, in guerra con la Russia”.
Nei giorni scorsi, era emersa una frattura sull’Ucraina anche in campo repubblicano, almeno stando alle dichiarazioni di alcuni suoi leader, sugli aiuti militari ed economici all’Ucraina per consentirle di fronteggiare l’invasione russa.