Mentre la guerra in Ucraina si fa più aspra, spiragli di dialogo si socchiudono: la Russia è pronta a considerare un incontro tra i presidenti russo Vladimir Putin e Usa Joe Biden al Vertice del G20 di novembre, a Bali in Indonesia. L’apertura – ipotetica: da Washington non è ancora venuta nessuna proposta – è del ministro degli Esteri Serguiei Lavrov; e coincide con l’annuncio di nuovi attacchi missilistici e aerei contro obiettivi militari e infrastrutture ucraine.
La Turchia, il Paese diplomaticamente più attivo nel conflitto, fa un appello a Mosca e Kiev perché trovino un cessate-il-fuoco “il più presto possibile”: il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu parla alla vigilia dell’incontro, oggi ad Astana, in Kazakhstan, tra i presidenti Recep Tayyp Erdogan e Putin, a margine del vertice della Conferenza sulle misure di rafforzamento della fiducia in Asia. Ricevendo a Mosca il capo dell’Aiea Rafael Grossi, Putin gli dice di essere “aperto al dialogo” sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Riunitisi virtualmente per 90 minuti, i leader del G7 s’impegnano a continuare a imporre ulteriori costi economici alla Russia e a restare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. I Grandi condannano gli “atti di sabotaggio” ai gasdotti NordStream, senza però indicarne i responsabili, e accusano Minsk di complicità con Mosca.
Intervenendo al Vertice, il presidente ucraino Volodymyr Zelenky chiede uno “scudo aereo” e dice che Putin “ha ancora spazio per un’ulteriore escalation” e che non può esserci dialogo con lui. L’Onu afferma che i bombardamenti russi di lunedì su Kiev e una dozzina di città “potrebbero avere violato” il diritto di guerra internazionale.
La Cina è “preoccupata” per l’evolvere della situazione e torna a invitare le parti in causa a risolvere le divergenze “con il dialogo e le consultazioni”. Pechino intende “svolgere un ruolo costruttivo nell’allentamento delle tensioni”.
Gli Stati Uniti s’apprestano a inviare altre armi a Kiev nei prossimi giorni e vogliono “aiutare l’Ucraina a difendersi per tutto il tempo necessario”, senza però fare annunci specifici – si parla genericamente di “strumenti per la difesa aerea” -. La Germania ha invece già consegnato il primo dei quattro sistemi di difesa aerea Iris-TSlm promessi a Kiev. La Russia replica che sistemi avanzati “renderanno il conflitto più lungo e doloroso per gli ucraini”, senza mutare gli obiettivi di Mosca “e il risultato finale”.
L’Unione europea addestrerà circa 15mila militari ucraini. La missione ha già ricevuto l’ok politico, restano da definirne alcuni dettagli operativi. “Il quartier generale sarà a Bruxelles, con due campi d’addestramento distinti sul terreno, il principale in Polonia e uno in uno Stato da definire”, dice una fonte dell’Ue. Circa 12 mila soldati riceveranno un addestramento “generale”; altri tremila seguiranno unn corso specializzato, ad esempio chimico-sanitario.
Ieri, ci sono stati nuovi raid su Zaporizhzhia – un morto – e le sirene d’allarme sono suonate a Kiev e altrove in Ucraina. Esplosioni sono state udite nell’area di Kiev e nelle città di Rivne e Kryvyi Rih. Droni kamikaze hanno attaccato la centrale termoelettrica di Ladyzhyn nella regione di Vinnytsia.
L’Ucraina invita la popolazione a “limitare” il consumo di elettricità, dopo i danni inflitti alle sue infrastrutture energetiche dai bombardamenti russi: ieri, erano senza elettricità parti di Leopoli; e l’emergenza toccava anche la regione di Dnipro. “I russi –avvertono autorità locali- hanno lanciato missili sulle infrastrutture energetiche dei distretti di Pavlograd e Kamian: le distruzioni sono gravi” e “numerosi villaggi sono senza elettricità”.
Dal canto suo, Mosca denuncia un raid ucraino nel sud del Paese, a causa del quale 2.000 persone sono senza corrente elettrica. E avverte che darà una “risposta dura” a qualsiasi nuovo attacco alle sue infrastrutture critiche, dopo il sabotaggio del ponte di Kerch in Crimea.
Nel Donetsk sono stati esumati 78 corpi, fra cui alcuni minori e una bimba di un anno coi familiari: 34 a Sviatohirsk e 44 a Lyman.
Fronte nucleare, Lavrov ripete che la Russia prevede di farvi ricorso solo in funzione difensiva. Ma la Nato condurrà la settimana prossima una esercitazione delle forze nucleari pianificata prima dell’invasione dell’Ucraina. “Cancellarla ora – dice il segretario generale Jens Stoltenberg – darebbe a Mosca un messaggio sbagliato”, anche se esperti britannici negano l’esistenza di segnali che Putin s’appresti a usare l’atomica.