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Ucraina: grano, prima nave partita da Odessa, oggi ispezione a Istanbul

Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 02/08/2022

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Attaccherà oggi a Istanbul, intorno a metà giornata, la prima nave carica di grano ucraino salpata ieri dal porto di Odessa, in attuazione della ‘pace del grano‘ firmata il 22 luglio da Ucraina e Russia con l’avallo e la mediazione di Onu e Turchia.

La Razori, un mercantile che batte bandiera della Sierra Leone, ha preso il mare alle 07.30 locali, con a bordo 26 mila tonnellate di mais. Il carico è diretto a Tripoli in Libano: l’imbarcazione sarà ispezionata a Istanbul prima di ripartire verso la sua destinazione finale.

“L’Ucraina, con i suoi partner, ha oggi fatto un passo verso la prevenzione della fame nel Mondo”, ha detto Oleksandr Kubrakov, ministro delle infrastrutture di Kiev. L’Ucraina ha fatto “tutto quanto previsto” per ripristinare l’export dai suoi porti. La revoca del blocco varrà, per l’economia ucraina, un miliardo di dollari di entrate in valuta estera.

Il centro di coordinamento dell’export di cereali attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero, in funzione a Istanbul dalla scorsa settimana, fa sapere che tempi e date delle nuove partenze saranno stabiliti dopo l’ispezione a Istanbul della Razori. L’accordo resta fragile, esposto a violazioni e provocazioni dei belligeranti.

Il ministero della Difesa turco, però, confida che altri convogli viaggeranno “lungo i corridoi sicuri” perché le “procedure sono completate”. La partenza della Razori è stata salutata in termini positivi da tutte le parti in causa e anche dagli Usa, dall’Ue e dai Paesi occidentali. C’è stata una telefonata tra Zelensky e Macron. La Turchia, il cui ruolo di mediatore proseguirà, in settimana, con l’incontro a Soci fra i presidenti russo Vladimir Putin e turco Recep Tayyip Erdogan, lavora per sbloccare anche l’export del grano russo.

In Ucraina, è giunto dalla Germania un lotto del sistema di difesa missilistica anti-aerea Mars II. Secondo l’intelligence britannica, la Russia starebbe spostando “una quantità di forze significativa dal settore settentrionale del Donbass all’Ucraina meridionale”, “dopo non essere riuscita a fare passi avanti decisivi in base al piano impostato ad aprile”.

Da quattro giorni, i russi continuano a tentare assalti tattici verso Bakhmut, a nord-est di Donetsk, riuscendo a compiere solo pochi progressi. Zaporizhzhia “è stata identificata come area vulnerabile che necessita di rinforzi”.

Il bollettino di guerra registra almeno due morti e tre feriti in un raid notturno russo su Mykolaiv, nei bombardamenti “più potenti di tutta la guerra”, secondo le autorità cittadine – 70 gli edifici danneggiati -; e due feriti a Kharkiv. A Kryvyi Rih, la città di Zelensky, la ferrovia è stata colpita e “distrutta”.

Secondo fonti ucraine, 11 soldati russi sono stati presi prigionieri nella regione di Kherson, dove Kiev conduce una controffensiva. Mosca, invece, sostiene di avere eliminato due sistemi missilistici Usa Himars e 53 militari ucraini con un attacco “di precisione” a Kharkov sulle installazioni dell’impresa Energy Machines.

Circa 300 civili sono dati per dispersi nella regione di Kiev, dove 216 corpi devono ancora essere identificati. La polizia ucraina ritiene che molti residenti siano attualmente detenuti in Bielorussia.

Schermaglie diplomatiche si sono ieri svolte alla X conferenza del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, prima della quale l’Iran ha fatto sapere di essere in grado di costruire l’atomica, ma di non volerlo fare. Papa Francesco ha definito “immorale” l’uso e il possesso dell’atomica, mentre il presidente Usa Joe Biden invitava Cina e Russia “a mostrare di volere davvero negoziare sul nucleare”. Putin ha detto che la Russia sta ai patti e che una guerra atomica non avrebbe vincitori.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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