HomeMondoUcraina: la 'pace del grano' regge, Zelensky prosegue epurazioni

Ucraina: la ‘pace del grano’ regge, Zelensky prosegue epurazioni

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 26/08/2022

-

L’export di grano dall’Ucraina riprenderà il 27 luglio dal porto di Chornomorsk, nel Sud-Ovest. Poi, saranno coinvolti i porti di Odessa e Pivdennyi. L’annuncio del ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov dissipa i dubbi sull’attuazione dell’accordo firmato, venerdì scorso, a Istanbul, da Russia e Ucraina e mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia. L’intesa, che prevede corridoi marittimi protetti per le navi che vanno a caricare o trasportano cereali ucraini nel Mar Nero, pareva in forse dopo l’attacco russo, sabato, con quattro missili sul porto di Odessa.

Prima dell’annuncio di Kubrakov, Mosca aveva già detto che il lancio dei missili non avrebbe avuto conseguenze sulle operazioni di export, in quanto l’azione “era rivolta solo a infrastrutture militari”, senza toccare le infrastrutture utilizzate per l’export del grano e di altre derrate alimentari. Dunque, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, l’attacco “non può e non deve ostacolare l’inizio del processo di carico”: l’export del grano ucraino dal porto di Odessa andrà avanti in conformità con l’accordo sponsorizzato dalle Nazioni Unite.

Gli Stati Uniti, tuttavia, d’intesa con Kiev, lavorano a un piano B, che prevede trasporti via terra (su strada e su rotaia) e fiumi, nel caso gli attacchi russi sugli scali ucraini si ripetessero.

Fronte energia, come fronte grano, la settimana s’è aperta nel segno della distensione. Peskov dice che la Russia “non è interessata” a una completa cessazione delle forniture di gas ai Paesi europei: “La Russia è un fornitore di gas responsabile e, indipendentemente da ciò che si dice a Bruxelles, , nelle capitali europee, negli Stati Uniti, la Russia era, è e continuerà ad essere il Paese che garantisce in larga parte la sicurezza energetica dell’Europa”. Il ministro degli Esteri russo Serguiei Lavrov ha però avvertito che la ‘pace del grano’ non fermerà “l’operazione militare speciale” russa, cioè l’invasione dell’Ucraina, la cui fine potrebbe essere decretata, se gli obiettivi saranno stati raggiunti, il 7 ottobre, nel compleanno di Vladimir Putin.

A Kiev, è stata un’altra giornata di epurazioni. Il presidente ucraino Volodymir Zelensky, che ha recentemente silurato i vertici dell’intelligence, ha ieri rimosso il comandante delle forze speciali dell’esercito ucraino, Grigory Galagan, il cui posto è stato preso da Viktor Horenko. ‘Fatto fuori’ pure Ruslan Demchenko, primo vice-segretario del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina: in passato, il giornalista Yurii Butusovera l’aveva accusato di essere un agente russo.  S’ignorano i motivi delle decisioni di Zelensky.

Sul terreno, fonti russe confermano l’intento di organizzare a settembre referendum per l’annessione di due aree, Zaporizhzhia, dove c’è la centrale nucleare, e Kherson. Kiev, però, rilancia la promessa di liberare Kherson prima di settembre: gli ucraini sono galvanizzati anche dall’avere appena ricevuto i primi tre panzer del tipo Gepard inviati dalla Germania. Ieri, esplosioni sono state avvertite a Berdiansk e un allarme chimico è stato lanciato a Sloviansk. Gli ucraini affermano d’avere annientato un comando russo nel Sud del Paese.

Infine, un annuncio che conferma l’ipotesi che la guerra sia destinata a durare a lungo: l’Eurovision 2023, il festival della canzone europea, si svolgerà nel Regno Unito e non in Ucraina, nonostante, nel maggio scorso, il successo sia andato a una band ucraina. Un accordo in tal senso è stato raggiunto tra Kiev, Londra e l’Eurovisione.

gp
gphttps://www.giampierogramaglia.eu
Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

ULTIMI ARTICOLI

usa 2020

coronavirus - elezioni - democrazia - ostaggio

Coronavirus: elezioni rinviate, democrazia in ostaggio

0
Elezioni rinviate, elezioni in forse, presidenti, premier, parlamenti prorogati: la pandemia tiene in ostaggio le nostre democrazie e, in qualche caso, le espone alla...