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Usa: 4 Luglio, sangue sulla Festa nazionale, strage in Illinois

Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 05/07/2022

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Sangue sulla parata del 4 Luglio a Highland Park, un sobborgo a 25 miglia a nord di Chicago, nell’Illinois: sei le vittime confermate, una trentina i feriti. Lo sparatore, un bianco sui vent’anni, capelli lunghi e neri, è tuttora in fuga: ha lasciato sul posto un’arma, un fucile, con cui ha esploso decine di colpi, ma la polizia sospetta che sia ancora armato. “E’ pericoloso. Restate al sicuro”, è l’invito alla popolazione.

La sparatoria è cominciata alle 10.40, ora locale, le 17.40 italiane: la parata era da poco partita; centinaia, forse migliaia le persone presenti. C’è stato un fuggi fuggi generale, alla ricerca di riparo. Nel parapiglia, vi sono stati altri contusi.

Non è la prima volta che le celebrazioni del 4 Luglio sono turbate da incidenti, sparatorie, allarmi. Ma questo è uno dei bilanci più tragici mai verificatesi, forse il più tragico. L’Fbi conduce l’inchiesta con la polizia locale: s’ignora il movente della strage, se sia stato un atto di terrorismo, un gesto politicamente motivato o l’ennesima delle tante sparatorie che hanno segnato gli Stati Uniti nelle ultime settimane, rilanciando le polemiche sulla facilità con cui ci si può procurare un’arma nell’Unione.

Secondo alcuni testimoni, lo sparatore sarebbe stato appostato su un tetto, ma la polizia non avalla la circostanza. Numerose manifestazioni del 4 Luglio, a Chicago e nei dintorni e in tutta l’Unione, sono state annullate o ridimensionate, per motivi precauzionali.

Alla vigilia dell’Independence Day, il video dell’uccisione, da parte della polizia di Akron, in Ohio, di un nero di 25 anni colpito da 60 pallottole aveva alimentato nuove proteste contro la brutalità degli agenti verso le minoranze. Le immagini, diffuse dalla stessa polizia, mostrano Jayland Walker venire crivellato di colpi dopo un inseguimento, prima in auto e poi a piedi. Il giovane era disarmato dopo essere sceso dall’auto.

Secondo la polizia, gli agenti avevano tentato di fermare l’auto di Walker per una imprecisata violazione stradale. Dopo meno di un minuto di inseguimento un colpo sarebbe partito dalla vettura in fuga, dove il giovane era solo. Dopo qualche minuto, l’auto ha rallentato: Walker ne è sceso, scappando verso un parcheggio con un passamontagna sul capo. E qui c’è stato un crepitare di spari.

Nella sua auto sono stati trovati una pistola e un caricatore pieno, mentre un bossolo compatibile con l’arma è stato recuperato là dove gli agenti dicono sia partito un colpo durante l’inseguimento. Tutti i poliziotti coinvolti sono stati sospesi in attesa dell’esito dell’inchiesta. In un tweet la star dell’Nba LeBron James, originario di Akron (vicino a Cleveland), invita a pregare per la sua città.

La Festa nazionale è la più sentita negli Stati Uniti, insieme al Ringraziamento a fine novembre. E anche quest’anno veniva celebrata come vuole la tradizione, fuochi d’artificio, parate, barbecue, picnic, concerti, eventi sportivi, anche se i media rilevavano il momento “turbolento” dell’Unione: la democrazia più antica al Mondo celebra se stessa mentre l’ex presidente Donald Trump rischia d’essere incriminato per i tumulti del 6 Gennaio 2021 –e rischia pure d’essere rieletto nel 2024 – e la Corte Suprema da lui plasmata cancella il diritto all’aborto, difende le armi facili e compromette la lotta al cambiamento climatico.

L’inflazione che galoppa come non accadeva da trent’anni, una guerra in Europa, un Paese diviso sui diritti civili, le armi, la legittimità del presidente, una Corte Suprema che invece di essere ago della bilancia fa da cassa di risonanza delle polarizzazioni: c’è di che guardare con preoccupazione alle elezioni di midterm dell’8 movembre, fra quattro mesi.

Il 4 Luglio ha pure risentito dei riflessi della situazione internazionale: Vladimir Putin non ha fatto gli auguri a Joe Biden, perché “quest’anno è stato il culmine della politica ostile nei nostri confronti da parte degli Usa”, ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. E diverse orchestre – non tutte – hanno tagliato dai loro concerti la ‘1812 Overture’, l’opera patriottica di Piotr Chaikovsky scritta per celebrare il successo dell’armata zarista contro le truppe napoleoniche, costrette a ritirarsi da Mosca nel 1812. Con i suoi colpi di cannone e il suo ritmo trionfale, era divenuta negli Anni 70 un ‘classico’ dei programmi musicale dell’Independence Day.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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