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Settimanale 2022 1 – Ucraina, Snizhana racconta TransCarpazia sotto missili

Scritto per il Settimanale 2022 1 della classe di Agenzie e Nuovi Media del cdl in Editoria e Scrittura della Facoltà di Lettere della Sapienza, edizione del 23/05/2022

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Settimanale 2022 1 – La guerra in Ucraina si avvicina all’Europa: il 4 maggio, i primi missili hanno colpito la TransCarpazia, regione a sud di Leopoli al confine con l’Ungheria e la Slovacchia.

Circa 18 i razzi lanciati durante l’attacco: lo riferisce lo Zakarpattia OVA, tramite il canale Telegram. Altre notizie dicono che un gasdotto è stato danneggiato e che numerose case a Volovets sono rimaste senza forniture. L’incursione ha distrutto anche delle infrastrutture ferroviarie, fondamentali per il trasporto di aiuti militari nell’Est del Paese.

Queste le informazioni che ci fornisce Snizhana, giovane dottoressa nata in Transcarpazia, che da anni vive e lavora in Italia. Lei, come altri suoi connazionali in patria e all’estero, si informa costantemente attraverso i canali Telegram, tra cui il più utilizzato è Newsssukraine.

“Nella parte dove viviamo noi parliamo un dialetto molto diverso dall’ucraino. Da sempre non ci chiamano ucraini, ma rusyni. Per questo i russi dicono che siamo sempre stati con loro: perché questo nome potrebbe accomunarci. Ma non è assolutamente vero. È solamente una questione di assonanza”, ci dice quando le chiediamo di raccontarmi ciò che sa della sua regione.

Fino al 70esimo giorno di conflitto la zona sudoccidentale dell’Ucraina non era mai stata nel mirino dell’aggressione russa perché poco popolata e di scarso interesse strategico. Questa situazione di apparente tranquillità ha fatto sì che i parenti di Snizhana stiano offrendo ospitalità a una famiglia fuggita a febbraio dal Donbass.

Snizhana prosegue: “Conosco persone che si sono trasferite dove siamo noi, hanno comprato casa perché pensavano di stabilirsi lì perché avevano perso la loro sotto le bombe, ma stanno rivalutando la situazione. La popolazione locale è spaventata e inizia a prendere sul serio gli allarmi”.

Mentre le parliamo, ci mostra le pagine social di alcuni influencer che vivono in TrasCarpazia. Mi fa notare un cambiamento radicale dei contenuti che questi pubblicano. Mentre solo fino a poco tempo fa le loro storie raccontavano come, nonostante le sirene, la vita nella regione procedesse in modo pressoché tranquillo, dopo gli attacchi missilistici la percezione della guerra in questa zona si è fatta più reale. Ora anche i loro account si sono trasformati in preziose testimonianze di quanto avviene sul posto.

La paura si è fatta più vivida tra gli abitanti della regione: dal suo canale Telegram, il governatore Viktor Mykyta ha invitato i cittadini a mettersi al sicuro. Intanto, nelle città e nei paesi si sta provvedendo a costruire rifugi per far fronte a nuovi attacchi.

Con l’incognita di ciò che succederà nelle prossime settimane, l’aggressione russa prosegue in gran parte del Paese avvicinandosi, con l’attacco in Trascarpazia, ai confini dell’Unione europea.

di Debora D’Antonio, Elena Malusardi, Maria Mantero, Luigi Perrotta, Chiara Zampiva

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gphttps://www.giampierogramaglia.eu
Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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