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Settimanale 2022 1 – Ucraina, manicure a rischio causa guerra

Scritto per il Settimanale 2022 1 della classe di Agenzie e Nuovi Media del cdl in Editoria e Scrittura della Facoltà di Lettere della Sapienza, edizione del 23/05/2022

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Settimanale 2022 1 – Merce non reperibile, stop a corsi di estetica, aumento dei prezzi: sono questi alcuni dei problemi provocati dallo scoppio della guerra in Ucraina nel mercato estetico italiano.

L’adozione di misure restrittive nei confronti della Federazione russa ha infatti comportato un inasprimento dei rapporti commerciali che si ripercuote anche su questo settore. E’ lunga la lista dei cosiddetti beni di lusso, tra cui preparazioni per manicure o pedicure, necessari in questo tipo di attività commerciale e oggi più difficili da reperire.

“Mancano dei prodotti russi che utilizzo per le competizioni o durante i corsi di manicure russa, tipo il Capramin, che serve a bloccare la fuoriuscita di sangue” racconta Christin Anzilotti, 39 anni, gestore di un salone di bellezza a Marino, Castelli Romani, e giudice di gara alle Nailympion (le olimpiadi della Nails Art).

Secondo Christin, i prodotti di importazione russa, data la loro qualità superiore e i prezzi più economici, sono molto più convenienti da utilizzare. Lo stesso vale per Sara Granieri, 30 anni, proprietaria di uno studio di tatuaggi con dermopigmentazione e salone estetico annesso nel centro di Magliana.

La sua difficoltà sta soprattutto nel reperire cosmetici di particolari aziende russe, creando disagio ai clienti che cercano quindi alternative. Per non parlare di prodotti, ormai introvabili, usati per trattamenti specifici, “tecniche che si usano sia nel tatuaggio sia per gonfiare le labbra”. I prezzi delle importazioni dalla Polonia, come certi gel per la ricostruzione delle unghie, “sono lievitati” racconta sempre Sara.

Il problema del settore estetico non si limita però solo al mancato o più difficile reperimento della merce. A venire meno è anche lo scambio di nozioni tra le scuole italiane, russe e ucraine. L’industria di bellezza russa è considerata tra le migliori al mondo e sono sempre di più i corsi di ricostruzione unghie che adottano le tecniche russe, così come la tecnica delle iniezioni di filler con acido ialuronico per labbra più carnose. Il conflitto Russia-Ucraina però ne sta compromettendo l’apprendimento data l’impossibilità di viaggiare delle insegnanti russe, che porta quindi all’interruzione dei corsi.

A preoccupare maggiormente gli addetti al settore sono le conseguenze della guerra sui prezzi. “Noi proprietari di negozi saremo costretti ad aumentare i prezzi al cliente: qualcuno già l’ha fatto, qualcuno cerca di non farlo, io ad esempio ancora sono rimasta con gli stessi prezzi ma vedo che purtroppo faccio fatica” spiega Sara. Più speranzosa Christin, che dice: “Spero di poter tornare presto ad essere giudice in Ucraina e che tutto riprenda nel migliore dei modi!”.

di Marta Bonanni, Carola Crippa, Chiara Esposito, Giulio Rosati, Aurora Simonetti

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gphttps://www.giampierogramaglia.eu
Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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