Il 18 novembre sull’isola di Lesbo è iniziato – ed è stato subito rinviato – il processo a Sarah Mardini, l’eroina dei migranti e attivista siriana accusata di traffico di esseri umani. Il Parlamento europeo in un report di giugno ha definito la vicenda: “Il più grande caso di criminalizzazione della solidarietà in Europa”. E Netflix gira un film per celebrare il coraggio di Sarah.
Come riporta Al Arabiya News, sul banco degli imputati siedono decine di operatori umanitari accusati a vario titolo di traffico di esseri umani, associazione a delinquere, violazione del segreto di Stato, riciclaggio e spionaggio e che rischiano pene fino a 25 anni di prigione.
Fra di loro c’è Sarah Mardini, l’attivista siriana, che di anni ne ha tanti quanti ne rischia di passarne dietro le sbarre. Sarah è una nuotatrice conosciuta in tutto il mondo da quando – insieme alla sorella Yusra – divenne un’eroina salvando la vita di 19 naufraghi trainando a nuoto la loro imbarcazione che stava affondando dopo un guasto al motore nelle acque del mar Egeo.
Passerà alla storia come un’eroina o come una criminale? Tutto dipenderà dall’esito di questo processo, che per come raccontato nelle cronache di Al Jazeera, è stato interrotto subito dopo l’inizio a causa della mancanza di interpreti dal greco all’inglese, con l’udienza rinviata a data da destinarsi.
Dopo essere arrivata a Lesbo dalla Siria nel 2015, Sarah l’eroina aveva ottenuto asilo politico in Germania. Mentre la sorella Yusra partecipava ai giochi olimpici del 2016 e del 2020, lei nel 2018 era tornata in Grecia come volontaria per il Centro greco di Risposta Emergenze Internazionale (ERCI), in una missione di salvataggio di migranti.
Dopo aver terminato il periodo di volontariato, Mardini stava facendo ritorno in Germania per continuare a frequentare le lezioni alla Bard University di Berlino, quando venne arrestata e messa in una prigione di Atene insieme all’irlandese Sean Binder – come ricostruisce Alarabya News. Una detenzione preliminare durata 106 giorni in cui i due “erano ammanettati vicino a un tizio che aveva ucciso due persone”, come ha diferito Binder ad AlJazeera.
Anche per questi motivi, l’Unione europea ha definito il procedimento “il più grande caso di criminalizzazione della solidarietà in Europa”: coinvolge 37 persone, delle quali cinque sono state persino messe in custodia cautelare. Binder e Mardini, in particolare, sono accusati di reati come contrabbando, traffico e spionaggio. Accuse che descrivono bene il quadro “delle molestie giudiziarie contro gli operatori umanitari” secondo il loro avvocato, Zacharias Kesses, nel momento in cui quando si parla di spionaggio ci si riferisce ad un “servizio di messaggistica istantaneo criptato”, cioè WhatsApp.
Nel dicembre del 2018 Mardini e gli altri soccorritori, in seguito alle pressioni di diversi gruppi umanitari, erano stati rilasciati su cauzione (dal valore di 5.000 euro). Ma poi giovedì 18 novembre Binder si è dovuto presentare in tribunale per l’inizio del process. In quell’occasione, da Berlino, Sarah Mardini ha dichiarato: “Sono sopravvissuta ad una guerra civile, ho nuotato attraverso il mare mosso per cercare rifugio in Europa e sono riuscita a rimanere mentalmente stabile per tutto il tempo. Ma il trauma che ho vissuto dopo essere stata accusata di aver fornito aiuto a richiedenti asilo non potrò mai dimenticarlo.”
L’importanza e il valore delle sue azioni sono testimoniati anche dal fatto che una piattaforma come Netflix sta lavorando ad un film intitolato The Swimmers, come scrive Arab News, che avrà il compito di raccontare la storia delle sorelle Mardini e l’intento di dare risonanza mediatica alla vicenda.
Le riprese sono iniziate ad aprile 2021, e si stanno svolgendo tra Regno Unito, Belgio e Turchia. Il film verrà poi distribuito nel 2022. Per interpretare Sarah e sua sorella Yusra sono state scelte due attrici libanesi anch’esse sorelle, ovvero Manal e Nathalie Issa, mentre il ruolo di regista è stato affidato all’esperto Stephen Daldry, tre volte candidato all’Oscar come miglior regista con i lungometraggi Billy Elliot, The Hours e The Reader.
CorisLeaks, Luigi Calligari, Benedetta D’Aurelio, Alfredo Sprovieri, Salvo Stuto, Lorenzo Urbani>