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Il Settimanale 2021 Coris 3 – Migranti, l’Albania è il Purgatorio

Scritto per Il Settimanale 2021 Coris 3 dello 02/12/2021

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Mentre la Gran Bretagna tenta un accordo sui migranti con l’Albania, il canale della Manica continua a mietere vittime. “È un cimitero a cielo aperto”, commentano le Ong in risposta a quanto accaduto: nella giornata di mercoledì 24 novembre, oltre 31 persone sono annegate mentre cercavano di approdare in Gran Bretagna. Stando a quanto riferisce l’Ansa, il premier britannico Boris Johnson si è dichiarato “scioccato, disgustato e rattristato” e ha puntato il dito contro i francesi, chiedendo di “fare di più” per risolvere la crisi migratoria.

“I migranti saranno trattenuti” in Albania, scrive in prima pagina il Times, secondo cui il governo britannico starebbe valutando un negoziato con Tirana, per trasferire coloro che giungono irregolarmente sulle coste inglesi.

Nell’accordo, stando al quotidiano britannico, viene stabilito che, entro sette giorni dallo sbarco, i richiedenti asilo dovranno essere trasferiti in centri di accoglienza albanesi, in attesa dell’approvazione dei documenti per rientrare in Gran Bretagna. 

Tutto questo ha un costo non indifferente: fra spese per il trasferimento e contributi dovuti allo Stato albanese per farsi carico dell’accoglienza, la cifra ammonterebbe a 100 mila sterline annue per migrante.

“Stiamo esaminando partnership internazionali che possano portare l’elaborazione delle domande d’asilo fuori dal Regno Unito”, ha dichiarato ai microfoni del Times Radio il vicepremier britannico Dominic Raab, alimentando le voci sul possibile accordo.

Quest’anno, circa 23000 migranti hanno raggiunto le coste inglesi, quasi il triplo rispetto al 2020. Di questi, più di 3000 hanno attraversato il canale della Manica negli ultimi cinque giorni.

Solo un mese fa Priti Patel, segretaria di Stato britannica, figlia di immigrati”, come lei stessa si definisce, prometteva che “avrebbe fatto tutto il possibile per porre fine ai pericolosi flussi migratori provenienti dalla Francia”. Fonti vicine a Patel hanno rivelato che oggi la ministra si trovi in una “situazione incredibilmente difficile” e sia sottoposta ad “un’immensa pressione” da parte di Downing Street.

Il negoziato con l’Albania potrebbe, quindi, rappresentare “la miglior speranza” per il governo britannico, perché, come ha dichiarato al Times un anonimo funzionario, “nient’altro funziona”.

La replica del governo albanese non si è fatta attendere: “fake news” ha twittato la Ministra degli Esteri Olta Xhaçka, delusa dai media britannici di cui “ha sempre apprezzato la qualità”. E’ intervenuto sull’argomento anche Edi Rama, primo ministro albanese che, in un’intervista trasmessa dal canale televisivo Top Channel, ha ribadito: l’Albania non sarà mai una nazione in cui paesi più ricchi allestiranno campi per i loro rifugiati. Mai.” 

Questo continuo alternarsi di conferme e smentite porterà a soluzioni concrete? Per ora il futuro dei migranti della Manica rimane in bilico.

The Coris Post, Amarilda Dhrami, Giulia Ippolito, Luca Liaci, Dajana Mrruku, Giordana Oddi

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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