Tra risalite di contagi e timori incombenti, l’informazione in Scandinavia annuncia nuove strategie per scongiurare un’imminente ondata.
Svezia
Secondo le dichiarazioni rilasciate il 10 novembre dall’epidemiologo Anders Tegnell al quotidiano Aftonbladet, dopo mesi di libertà apparente, in Svezia sta aumentando la preoccupazione per una nuova ondata di Covid-19.
Nonostante i numeri di ricoveri e decessi siano ad un livello ancora basso, a far alzare la preoccupazione sono i focolai venutisi a creare in Germania, Francia, Gran Bretagna e nelle vicine Norvegia e Danimarca. Ecco quindi che, nel breve, il governo potrebbe scegliere di adottare nuove restrizioni.
In merito, il quotidiano The Local evidenzia la ricetta di Mark Klamberg, professore di diritto internazionale presso l’Università di Stoccolma, per ridurre il contagio: rispettare il distanziamento sociale, evitare viaggi non essenziali, raduni e contatti con persone che hanno più di 70 anni.
Danimarca
La Danimarca reintrodurrà il Green Pass sanitario obbligatorio due mesi dopo l’alleggerimento delle restrizioni anti-Covid, come riportato da The Copenaghen Post nella giornata del 10 novembre. La premier Mette Frederiksen ha annunciato le nuove misure alla luce dei crescenti contagi.
La commissione nazionale sull’epidemia, come riferisce il Jillands-Posten in un articolo pubblicato il 9 novembre, ha scelto di classificare il coronavirus come una malattia “socialmente pericolosa” e l’esecutivo seguirà l’indicazione.
Il Green Pass verrà richiesto nei ristoranti e nei luoghi della movida danese, mentre la certificazione non sarà obbligatoria per parrucchieri, tatuatori, massaggiatori e palestre.
Norvegia
In Norvegia molte delle testate spingono sull’importanza del vaccino e sulla terza dose da somministrare, in particolar modo, agli anziani. Infatti, secondo quanto dichiarato dal primo ministro Jonas Gar Støre al Dagbladet, le misure nazionali non sono la risposta alla definitiva sconfitta del Covid-19, ma occorre vaccinarsi per evitare la terza ondata.
Il quotidiano propone notizie improntate alla necessità del vaccino, condannando i no-vax con titoli forti come: “Donna non voleva vaccinarsi, positiva” o “15enne morta: doveva vaccinarsi”. Il Bergensavisen, in un’apposita sezione dedicata al Covid, rimarca la volontà della Norvegia di attuare nuove iniziative per prevenire il contagio.
Finlandia
In Finlandia la gestione dell’informazione da parte delle testate giornalistiche riguardo al Covid-19 segue una linea comune. Nella giornata di mercoledì 10 novembre, le prime pagine delle maggiori testate finniche riportano la notizia riguardo la copertura vaccinale dell’80% raggiunta dal Paese. Ma nonostante ciò la pandemia ha accelerato il suo corso.
In un articolo di confronto con la Svezia, pubblicato l’8 novembre, l’Helsingin Sanomat mostra l’aumento dei posti occupati nelle terapie intensive. Inoltre, il 9 novembre, il giornale ha divulgato la notizia delle possibili novità legislative riguardo le restrizioni adottate per arginare il contagio. I quotidiani Iltalehti e Aamulehti pongono l’attenzione sull’impennata dei casi positivi nelle regioni di UUsimaa e Pirkanmaa.
The A1 Times, Lorenzo Mariantoni, Anna Pavarese, Emanuele Petrarca, Orazio Redi, Maria Pia Russo