Di fronte a una progressiva ripresa dei contagi da Covid-19 nel mondo occidentale, i media arabo-musulmani, nell’ultima settimana, hanno raccontato la pandemia in modo tra di loro diverso, non trattandola come un tema centrale.
La maggior parte degli articoli al riguardo di Al Jazeera e Al Arabiya, così come quelli di tanti media nazionali, si concentrano più sui Paesi occidentali che su quelli arabi, riportando la situazione in America e in Europa. Al Arabiya, ad esempio, tratta la situazione a livello regionale solo in due articoli sui 14 analizzati: il primo riporta la “lista verde” dei Paesi sul fronte del turismo in Arabia Saudita, mentre il secondo annuncia la morte di un artista iraniano.
Impostazione simile è quella della Saudi Gazette, giornale dell’Arabia Saudita legato a stretto filo con la monarchia, che in uno dei pochi articoli sulla situazione pandemica sottolinea come ne Il Regno (citando l’espressione usata dalla testata) i contagi siano ancora sotto i 50 al giorno per dieci giorni consecutivi (in uno Stato con circa 35 milioni di abitanti).
A monitorare la situazione pandemica in Iran è l’Irna, l’agenzia di stampa nazionale, che in un articolo del 9 novembre riporta la morte di 112 persone nelle ultime 24 ore e altre 135 il 10 novembre (in uno stato di 83 milioni di abitanti), mostrando quindi che la situazione nel Paese non è ancora del tutto sotto controllo. Nonostante questo si vedono i primi segnali di riapertura: la stessa agenzia ha riportato negli scorsi giorni la storia del primo gruppo di turisti in visita in Iran dall’inizio della pandemia. Si tratta di turisti russi che devono comunque seguire precise direttive sanitarie e un percorso rigidamente controllato.
Altra eccezione è il Gulf News, giornale degli Emirati Arabi Uniti, che oltre ad aggiornare abbastanza regolarmente sui dati, sottolinea in un interessante articolo la riapertura delle moschee anche per le donne. Illustra inoltre le nuove norme igieniche e sanitarie, tra cui il distanziamento dei fedeli in preghiera e l’obbligo vaccinale per lo staff dedito a pulire gli ambienti delle moschee e per gli imam, che dovranno anche effettuare un test Pcr ogni due settimane.
Tra i media del Mondo islamico più attenti alla pandemia si registrano anche il pakistano Dawn e l’egiziano Al Ahram: il primo celebrando il risultato di 1.7 milioni di vaccinazioni in Pakistan in un giorno e riservando molto spazio al tema del Covid; il secondo scrivendo ben 32 articoli sia sulla situazione internazionale che locale, riportando in particolare 934 nuovi casi di covid e 63 morti in Egitto rilevati nella giornata di mercoledì. Con questi, il numero totale ufficiale dei contagi da febbraio 2020 arriva a 340 mila e quello dei decessi a 19 mila, cifre che in uno Stato di 103 milioni di abitanti sembrano abbastanza ridotte, considerando che in Italia i morti sono attualmente 133 mila su 60 milioni.
Residui News, Matteo Maiorano, Mario Monopoli, Alessandro Piccione, Linda Portoghese, Alessia Saracino, Daniele Valentino