Joe Biden è “un buon cattolico” e deve continuare a ricevere la Comunione; anzi dovrebbe, perché la conferenza episcopale degli Stati Uniti, i cui leader sono ‘anti-Francesco’ e ‘pro-Trump’, gliela vuole negare. Biden trova così in Vaticano, nelle parole del Papa, da lui riferite, la ‘benedizione’ che i suoi vescovi gli negano.
L’incontro tra Bergoglio e Biden, il secondo presidente Usa cattolico – il primo fu John Kennedy –, dura un’ora e un quarto. E’ il presidente stesso a rivelarne alcuni particolari: non s’è parlato d’aborto, ma di lotta contro la povertà, di contrasto alla pandemia, della questione dei migranti e delle guerre.
A margine del G20, Biden ha numerosi impegni. Ieri pomeriggio, ha incontrato a Villa Bonaparte, l’ambasciata di Francia presso la Santa Sede, il presidente francese Emmanuel Macron (il primo ‘faccia a faccia’, dopo la ‘crisi dei sottomarini’ esplosa a settembre nel triangolo Canberra-Parigi-Washington). I due leader si sono abbracciati, a metterci una pietra su, almeno ad uso dei media.
Oggi Biden vedrà, in una pausa dei lavori, il premier Johnson, la tedesca Merkel e ancora Macron, per discutere la ripresa dei negoziati con l’Iran per l’intesa sul nucleare; domani, ospiterà un evento sulla resilienza della catena di forniture globale. Invece il ventilato incontro con il presidente turco Racep Tayyp Erdogan avverrà a Glasgow, a margine della Cop26.
Le fonti Usa sottolineano che fra il presidente e il pontefice c’è “un vero feeling”: Biden ha definito Francesco “il più grande combattente per la pace” e dopo il colloquio ha twittato: “E’ stato un onore incontrarlo di nuovo in Vaticano. Lo ringrazio per il sostegno ai poveri del mondo e a quanti soffrono per la fame, i conflitti e le persecuzioni”. Biden ha pure lodato la “leadership” del Papa “nel combattere la crisi del clima e la pandemia”.
In sintonia il commento della first lady Jill Biden: Francesco “è stato meraviglioso”, ha detto, prima di entrare in un caffè romano con Brigitte Macron. La delegazione in Vaticano comprendeva anche il segretario di Stato Antony Blinken e numerosi funzionari e diplomatici. Alla fine dell’incontro, Biden ha scherzato con il Papa sulla loro età: “Che età avresti se non sapessi che età hai?”; Francesco ha sorriso e Biden s’è risposto: “Io 60 e tu 65!” – in realtà, quasi 79 e quasi 85 -.
Negli Usa, è in corso un’offensiva, negli Stati più conservatori, per limitare l’accesso all’aborto ed è attesa una sentenza della Corte Suprema, che può minare il diritto di aborto nell’Unione. Biden vuole che le donne possano continuare a decidere se portare a termine una gravidanza; i vescovi glielo contestano e pensano che gli debba essere negato l’accesso ai sacramenti – cosa già avvenuta in campagna elettorale, in una parrocchia della South Carolina -.
I prelati Usa torneranno a discutere in novembre la bozza di un documento sull’eucarestia che vieta il sacramento ai politici pro-aborto. Il Papa li ha però invitati a non farlo, per evitare divisioni. Ieri, il cardinale Raymond Leo Burke, un rivale di Francesco e un ‘no vax’, appena ripresosi dal Covid, ha ribadito il suo no alla comunione per chi non s’oppone all’aborto.
Per Biden, gli impegni internazionali a Roma e a Glasgow preludono a una settimana in cui – sono parole sue – “si gioca non solo la mia presidenza, ma anche la maggioranza in Congresso e l’eredità di Lyndon Johnson e Franklin Delano Roosevelt”. Il presidente scuote i democratici per convincerli ad appoggiare il suo nuovo piano di spesa da 1.750 miliardi di dollari, con oltre 550 miliardi d’investimenti nella lotta contro il riscaldamento globale. Ma il piano resta in bilico e le suppletive del 2 novembre possono alterare i rapporti di forza nel Congresso.