Enes Kanter, stella turca dell’Nba, va a canestro per il Tibet contro la Cina e si becca un’espulsione dal presidente cinese Xi Jinping, che oscura sui siti cinesi lui e la sua squadra. Il pivot, che ora gioca con gli un tempo mitici Boston Celtics, ha postato un video di 3’ sui social a sostegno dell’autodeterminazione del Tibet, indossando una maglietta con il voto del Dalai Lama.
Kanter critica la stretta della Cina sul Tibet. “Caro brutale dittatore XI JINPING – tutto maiuscolo, alla Trump – e Partito comunista cinese, il Tibet appartiene ai tibetani! Sostengo i miei fratelli e sorelle tibetani e sostengo le loro richieste di libertà”, scrive il giocatore su Twitter e Facebook. Lo spot è accompagnato da foto delle scarpe con iconografia tibetana e lo slogan ‘Free Tibet’ indossate durante la partita d’esordio della stagione contro i New York Knicks al Madison Square Garden.
Nato in Svizzera e cresciuto in Turchia, Kanter, pivot di 29 anni, è un devoto musulmano e si batte in difesa di varie cause politiche. Nella Nba, dove gioca da anni e ha disputato oltre 700 partite, è stato con gli Utah Jazz, gli Oklahoma Thunder e i Knicks, prima di sbarcare a Boston.
Presunto sostenitore del movimento gulenista, che Ankara accusa d’avere orchestrato il fallito colpo di Stato contro il presidente Recep Tayyip Erdogan nel luglio 2016, Kanter evita da anni i contatti con i familiari in Turchia per paura di esporli a rappresaglie drlle autorità.
Suo padre, Mehmet Kanter, un docente accademico, è stato assolto nel giugno 2020 dall’accusa d’appartenere al movimento fondato dal predicatore Fethullah Gülen, bollato da Ankara come terrorista.
Il Tibet, considerato ‘il tetto del Mondo’ per la sua altitudine media, grande quattro volte l’Italia, con poco più di tre milioni di abitanti, venne annesso dalla Cina nel 1951, ma rivendica autonomia e indipendenza. Attivisti per i diritti umani ed esuli accusano il Governo cinese di praticare repressione religiosa, tortura, sterilizzazione forzata e rieducazione forzata.
Commentando la vicenda, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha affermato che “la ridicola accusa” di Kanter “non vale nemmeno la pena di essere confutata”.
In Cina, il basket è molto popolare e la Nba è molto seguita. Nel ‘19, le tv cinesi oscurarono la Nba dopo che Daryl Morey, allora dg degli Houston Rockets, postò il proprio sostegno ai manifestanti di Hong Kong. Dopo la sortita di Kanter il sito sportivo del colosso Tencent ha rimosso le partite dei Celtics dal livestream, declassandone la copertura a testo e foto, lo stesso trattamento riservato ai Philadelphia 76ers, di cui Morey è ora presidente.