Prove di negoziato, forse fuori tempo massimo, a Doha fra Usa e talebani: l’inviato di Washington per l’Afghanistan Zalmay Khalilzad prova a convincere gli ‘studenti’ a cessare l’offensiva militare e a fare un accordo politico con l’attuale governo.
I talebani, impegnati da venerdì scorso in una rapida avanzata, controllano cinque dei capoluoghi del Nord e minacciano gli altri. Per negoziare, i talebani chiedono le dimissioni del presidente Ashraf Ghani.
Si combatte a Mazar-i-Sharif, la più grossa città del Nord, dove un attacco dei ribelli sarebbe stato respinto dai governativi, con supporto aereo, mentre si conferma la caduta di Farah. I talebani mirano a privare Kabul del sostegno delle forze stazionate ai confini con Uzbekistan e Tagikistan.
Il Nord è la parte del Paese tradizionalmente più ostile agli ‘studenti’, che, secondo fonti Ue, “ora controllano il 65% del territorio” – loro dicono quasi il 90% -.
La situazione innesca tragedie umanitarie: l’Onu calcola 360 mila nuovi sfollati nel Paese da inizio anno e Msf segnala difficoltà a prestare assistenza ai feriti. L’Ue teme un’ondata di profughi come dalla Siria nel 2014 e 2015: sei Paesi, fra cui la Germania, vogliono continuare i rimpatri “volontari e non” verso l’Afghanistan, mentre decine di Ong chiedono lo stop alle espulsioni.
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Raffica di dimissioni, intorno al governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, a sua volta sollecitato a dimettersi da più parti: se ne va la sua spin doctor Melissa DeRosa, un’amica fidata; e si dimette Roberta Kaplan, leader di Time’sUp, un’associazione nata sull’onda di #Metoo a difesa delle vittime di molestie sessuali. Cuomo è accusato di molestie sessuali da almeno 11 donne e potrebbe finire sotto impeachment.
DeRosa paga lo zelo con cui, secondo la procuratrice generale Letitia James, avrebbe coordinato gli sforzi del governatore per coprire i fatti e vendicarsi delle accusatrici. La consigliera era già implicata nei tentativi di Cuomo di mistificare i dati sui decessi da Covid nelle case di riposo, episodio su cui indagano le autorità federali e statali.
Kaplan, invece, paga l’avere accettato una consulenza ‘pro Cuomo’, quando il caso era già esploso.
Ieri, la principale accusatrice è uscita allo scoperto: intervistata dalla Cbs, Brittany Commisso dice di avere denunciato il governatore perché era “la cosa giusta da fare”.
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Dalla scorsa settimana, i casi di contagio da Covid negli Usa superano di nuovo i 100 mila al giorno – non accadeva da febbraio -, più che la scorsa estate quando ancora non erano disponibili i vaccini. Anche la media dei ricoveri è aumentata in una settimana di oltre il 40% – con età media più bassa di prima -, mentre i decessi restano contenuti. La recrudescenza della pandemia, largamente dovuta alla variante Delta, compromette la ripresa dell’economia e il ritorno alla normalità delle scuole.
Alle 18.00 di ieri, gli Usa contavano oltre 35.775.000 contagi – più di un cittadino su dieci – e quasi 617.000 decessi – un cittadino su 500 –: sempre in testa alle classifiche mondiali della pandemia (con più d’un sesto dei casi e circa un settimo delle vittime), anche se l’India li avvicina per contagi e il Brasile per decessi.
Quasi tre americani su cinque – il 58% – hanno avuto almeno una dose di vaccino: la campagna vaccinale aveva perso velocità in primavera, ma sta ora riprendendo vigore, proprio sotto la spinta della contagiosità della variante Delta, diffusa soprattutto al Sud e in particolare in Louisiana.
Nella lotta al Covid, la discriminante politica resta netta: i governatori ‘trumpiani’ osteggiano l’uso della mascherina dalla Florida al Texas, dove è stata vietata ai funzionari pubblici, e snobbano gli inviti alla prudenza dell’Amministrazione Biden.
Lo stesso Donald Trump, tendenzialmente negazionista sulla gravità del virus e complottista sull’origine, batte la grancassa, in un’intervista alla Fox: “Se non fosse stato per me – dice – sarebbero morte 100 milioni di persone a causa del Covid”, attribuendosi il merito della rapidità dell’individuazione d’un vaccino – salvo poi non lanciare la campagna di vaccinazione -.