Il rapporto d’indagine sulle accuse di molestie sessuali fatte al governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, firmato dalla procuratrice dello Stato, la temibile e agguerrita Letitia James, è lungo 165 pagine. Ma chi decidesse di scorrerlo – il Washington Post lo pubblica integrale – sappia che non c’è dentro nulla ‘ a luci rosse’, ma piuttosto tracce di “una condotta che corrode il tessuto delle nostre istituzioni”, scrive la procuratrice, definendo “eroine” le donne uscite allo scoperto.
La James, 62 anni, nera, democratica, che sul fronte fiscale sta tentando d’incastrare Donald Trump, ha raccolto le testimonianze di 11 donne, molte giovani, nove dipendenti pubbliche – c’è pure un’agente della sicurezza -, solo alcune delle quali sono identificate con nome e cognome. Tutte accusano Cuomo di comportamenti inappropriati: battute, allusioni, commenti, “contatti fisici”, tipo palpeggiamenti (mani poggiate sul sedere, più che pacche, o sul seno) e “abbracci” sollecitati e “più stretti del necessario” – una segretaria ricorda: “Mi serrava fino a sentire il mio petto contro il suo” -; altre raccontano di baci, o meglio bacetti.
La James nota: “Sono violazioni delle leggi statali e federali”. Il governatore ha pure compiuto abuso di potere, mettendo in atto rappresaglie contro chi contestava le molestie, creando “un clima di paura e di intimidazione”.
Cuomo, 63 anni, nega tutto, o almeno nega che i suoi comportamenti siano stati inappropriati; e cerca di difendersi con un video. Ma Charlotte Bennett, una delle sue accusatrici, forse la più determinata, perché già passata attraverso l’esperienza di un’aggressione sessuale, non pensa che sia pentito, ma che non voglia “assumersi le sue responsabilità”.
Bennett sostiene che il governatore le fece esplicite avances di natura sessuale nel giugno del 2020, mentre erano nella sede del Congresso statale, ad Albany. Cuomo le chiese se fosse monogama e se avesse fatto sesso con altri uomini; e le chiese pure se per lei fosse un problema la differenza di età nelle relazioni, aggiungendo – racconta la donna – di essere aperto a rapporti anche con ventenni (il governatore ha 63 anni).
Sempre Bennett contesta a Cuomo di averle canticchiato al telefono “Do you love me? Do you love me?”, un motivetto dei Contours popolare all’inizio degli Anni 60. In un audio acquisito dall’inchiesta, la donna risponde apparendo divertita.
Politicamente, la sorte del governatore appare segnata. Lo ha scaricato il suo partito, che ha avviato una procedura d’impeachment; e il presidente Joe Biden, che lo aveva finora difeso, ora pensa che dovrebbe dimettersi. La sua vice, Kathy Hochul, un’avvocata che prendendone il posto diverrebbe, a 62 anni, la prima governatrice donna dello Stato di New York, parla di “comportamenti ripugnanti, inaccettabili e illegali”: “Nessuno può essere al di sopra della legge”.
L’inchiesta sull’impeachment “sarà completata il più velocemente possibile”, dice Carl Heastie, speaker della Camera statale. Il New York Times scrive che Cuomo deve lasciare, perché s’è “ormai spezzata la fiducia dell’opinione pubblica”, e denuncia, nel modo di fare del governatore, “vena egoistica e bullismo politico”. Con i suoi ‘ciao, bella’, Cuomo è però anche riuscito a creare consenso, emergendo, all’inizio della pandemia, come un potenziale ‘anti-Trump’.