Si chiamerà Eu Digital Covid Certificate il certificato che consentirà di viaggiare per l’Europa in sicurezza e più liberamente a partire dal prossimo 1 luglio. Conosciuto anche come Green Pass, il certificato, che potrà essere in formato cartaceo o digitale, snellirà le attuali misure di sicurezza e le tempistiche legate agli spostamenti, esonerandoci dalle quarantene, dagli autoisolamenti e dai tamponi relativi.
Quali saranno le caratteristiche dei viaggiatori “sicuri”? Per ottenere il certificato si dovrà essere vaccinati, guariti da poco o in possesso di un recente test negativo al Covid. La vaccinazione dovrà essere stata completata da almeno 15 giorni, mentre per quanto riguarda la guarigione questa non potrà essere avvenuta da più di 6 mesi.
Concordato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione, l’accordo non prevede ancora la gratuità dei test necessari a ottenere il certificato, ma programma stanziamenti di 100 milioni di euro per garantire test rapidi che saranno destinati in primo luogo ai frontalieri e alle categorie più coinvolte nella riapertura.
Ulteriori restrizioni nei confronti dei viaggiatori titolari del certificato non saranno di regola possibili. Tuttavia, secondo quanto affermato dalla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, potrebbe esserci una deroga a tale principio “ove necessario e in modo proporzionato, sulla base di evidenze, con notifica alla Commissione e ad altri Stati membri”
Quello che non va dimenticato, come ha sottolineato il negoziatore del Parlamento europeo e presidente della commissione LIBE (commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo), Fernando Lopez Aguilar, è che il punto di partenza del Consiglio nei negoziati è stato la “rivendicazione delle competenze nazionali per proteggere la salute pubblica, che fa premio su tutto“. Aguilar ha tenuto a precisare, inoltre, che mentre il Parlamento europeo deve necessariamente legiferare a livello Ue, il Consiglio, che rappresenta i singoli Stati membri, non deve farlo per forza perché in assenza di un regolamento europeo ha sempre un “piano B”.
Tuttavia, così come la Von Der Leyen ha espresso il suo entusiasmo in un tweet, anche Lopez Aguilar considera questa “una buona notizia per i cittadini europei’’.
In attesa del voto del Parlamento nella sessione plenaria dal 7 al 10 giugno, possiamo già sperare che il Green Pass permetterà di ripristinare una maggiore libertà di circolazione in Europa, a partire dal prossimo 1 luglio, e in alcuni Stati anche da metà giugno.
Ogni Stato membro si aprirà alla collaborazione e alla condivisione dei dati con l’infrastruttura europea: i dati resteranno nel Paese di origine della persona controllata e non in quello del Paese visitato. Ad esempio, per l’Italia sarà l’azienda tecnologica di Stato, Sogei, a gestire il tutto su base nazionale. Tramite l’applicazione ‘Io’ si potrà facilmente scaricare la versione digitale del certificato.
I presupposti per mantenere la libertà di decisione di ogni Stato membro e assicurare quella di ogni viaggiatore europeo sembrano esserci e, mentre tutta l’Europa scalpita, ci auguriamo di potere tornare a spostarci con più disinvoltura e serenità dall’1 luglio .
So far Unnamed, Riccardo Ferro, Chiara Laureti, Giulia Moretti, Giuliana Scolaro, Giorgio Trobbiani