HomeIl SettimanaleIl Settimanale 2021 3 - Sport, il padel non s'è mai fermato

Il Settimanale 2021 3 – Sport, il padel non s’è mai fermato

Scritto per il numero 3 del Settimanale 2021 del 24/05/2021

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Se per la maggior parte degli sport la pandemia ha segnato una battuta d’ arresto così non è stato per il padel. Nato negli Anni 70, questo gioco ha visto nell’ultimo anno un’ampia diffusione. Gli italiani e le italiane esuli dalle palestre e dai campi di calcetto si sono ritrovati sui campi di padel a sfidarsi e a divertirsi come prima. Simile al tennis, ma con dimensioni ridotte (campo e racchette più piccoli), il padel ha permesso agli sportivi di continuare ad allenarsi e di staccare dalla routine lavorativa nel rispetto delle direttive di sicurezza.

Ai neofiti farà sicuramente piacere sapere che gli azzurri sono stati i campioni d’Europa nel 2019. Si gioca a coppie, due contro due, in un rettangolo ridotto (venti metri per dieci) delimitato da vetri e grate su cui la pallina può rimbalzare rapida e movimentare l’azione.

Il successo e i numeri del padel sono in costante aumento, secondo il sito www.superpadel.it, la percentuale di aumento delle richieste di nuove installazioni è del 400%. Nonostante la futura plausibile ripresa degli sport di squadra e da contatto, molti appassionati credono nella durata a lungo termine del padel: “ Io continuerò a giocare, se dovessi scegliere: Padel, tutta la vita”.

Così in questo periodo con l’estate alle porte tante polisportive e palestre cercano di ampliare con ulteriori campi da gioco e lezioni private il bacino degli atleti, amatori e non, che ormai ritengono la disciplina alla pari di tanti altri sport di squadra e desiderano giocare fra amici magari sostituendo il classico calciotto serale.

Niccolò Strano, giovane coach di Beach Tennis, nella Top20 italiana come atleta agonista nella sua disciplina, da tre anni maestro di padel alla Polisportiva ‘Otello Buscherini’ di Forlì, ritiene che questo sport, adatto a tutte le età, sia destinato a crescere: “Almeno per 8-10 anni rimarrà sulla cresta dell’onda” e anche in una piccola realtà come quella forlivese numerosi sono gli investimenti per uno sviluppo futuro.

La regione che ad oggi offre un maggior numero di centri sportivi con all’interno campi di padel è il Lazio, con oltre 700 impianti. Il gestore dell’ Acquedotto Padel Club di Roma, per le molte richieste ha aumentato in pochi anni i campi da 2 a 6 e ritiene che a favorire la diffusione di questo sport siano la semplicità di gioco e l’affiatamento: “Il Padel si difende bene dalle altre discipline, perché oltre ad essere semplice è uno sport aggregante. Il fatto di giocare in coppia rende più facile la possibilità di trovare anche persone sconosciute con cui giocare. Sicuramente non è un fenomeno passeggero legato alla pandemia”.

Così, mentre ci domandiamo quando torneremo a calciare una palla o a recuperarla in bagher potremmo appassionarci al padel e chissà tifare per la sua nazionale.

Unnamed, Riccardo Ferri, Chiara Laureti, Giulia Moretti, Giuliana Scolaro, Giorgio Trobbiani

Fonti:

https://www.federtennis.it

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gphttps://www.giampierogramaglia.eu
Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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