Il ritorno a momenti di normalità e gli strascichi della pandemia, l’Italia del lavoro che è anche l’Italia delle morti sul lavoro, le risposte creative e/o alternative alla crisi da lockdown del mondo dello spettacolo e della cultura e le risposte sempre generose della solidarietà. Il Settimanale continua a raccontare squarci dell’attualità nazionale e internazionale, politica ed economica, culturale e sportiva, percepiti e analizzati da ‘studenti giornalisti’: la redazione dell’edizione 2021 è la classe di Agenzie e Nuovi Media del corso di laurea magistrale in Editoria e Scrittura della Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza.
Gli anni accademici 2019/’20 e 2020/’21 sono stati segnati, come ogni aspetto delle nostre vite, dall’emergenza pandemia: studenti e docenti hanno dovuto abbandonare aule e istituti e imparare meccanismi e dinamiche delle lezioni ‘a remoto’ e in modalità mista, i soliti riti sono stati sostituiti da nuove liturgie.
Il Settimanale, che della pandemia ha raccontato ‘la Fase 2‘ primaverile e ‘la Ricaduta‘ autunnale, adesso esce dalla gabbia della paura e allarga di nuovo lo sguardo a tutti gli aspetti della realtà e dell’attualità. In questo numero, ci sono le ‘morti bianche’ e il disagio degli adolescenti sotto pandemia; di nuovo la corsa elettorale a sindaco di Roma con un focus sulla sindaca Virginia Raggi e le difficoltà delle compagnie aeree dopo un anno senza viaggi; la questione dell’aborto negli Usa; le vie dello spettacolo – teatro e cinema – per fare sopravvivere e rivivere arte e cultura, ma anche per fondere culture diverse; l’esplodere della popolarità di uno sport ‘senza contatto’, il padel: sono solo alcuni degli hastag e dei temi trattati.
Il Settimanale è un esercizio didattico, ma vuole pure essere una palestra pre-professionale e riesce talora a offrire spunti informativi sugli eventi trattati o letture originali sui temi affrontati. Non c’è pretesa di completezza, ma c’è desiderio di precisione, cura, attenzione e ansia di migliorare, settimana dopo settimana.
Esercitazioni analoghe erano state condotte nella primavera degli anni accademici 2017/’18, 2018/’19, 2019/’20, sempre dalle classi di Agenzie e Nuovi Media del corso di laurea magistrale in Editoria e Scrittura della Facoltà di Lettere e Filosofia, e nell’autunno scorso dalla classe di Giornalismo internazionale del corso di laurea magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo, indirizzo giornalismo, del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale (Coris).