Marina di Camerota è una delle località più premiate del Cilento nel 2021: i riconoscimenti ricevuti, fra cui le bandiere blu e verde, testimoniano di un turismo all’insegna della sostenibilità del territorio e della sicurezza delle famiglie.
Quest’anno Camerota è riuscita ad aggiudicarsi la bandiera blu della Fee (Foundation for Environmental Education: organizzazione internazionale non governativa e no-profit) come una delle località turistiche per eccellenza, per il mare pulito e per i servizi offerti. Sono 32 i criteri su cui la Fee si basa per l’assegnazione della bandiera blu e vanno dall’educazione ambientale alla qualità delle acque, dalla funzionalità delle strutture alla gestione ambientale e alla sicurezza. Camerota, detta anche “la perla del Cilento”, rispecchia tutte queste caratteristiche e arriva ai primi posti della classifica che include località marittime di tutta Italia.
Sono previste in merito una serie di analisi: campionature regolari dell’acqua, che non deve risultare inquinata, funzionalità e accessibilità del luogo, tutte peculiarità che il paese candidato deve avere. Sono state proposte alla Fee alcune delle numerose spiagge di Camerota tra cui Marina delle Barche, Lentiscelle e la Spiaggia del Troncone.
Il Cilento fa da cornice però anche ad altri borghi che hanno ottenuto la bandiera blu, tra cui Capaccio, Paestum, Agropoli, Castellabate, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Vibonati e Sapri. In Italia sono 201 i comuni che hanno ottenuto questo riconoscimento: sul podio delle Regioni con più riconoscimenti, ci sono Liguria, Campania e Toscana.
Ma la bandiera blu non è l’unico ‘titolo’ conferito quest’anno a Camerota. La spiaggia Calanca, nell’omonima baia, s’è aggiudicata la bandiera verde perché idonea ai bambini e ai minori da 0 a 18 anni. La spiaggia Calanca ha un fondale molto basso, non ha sassi e possiede una serie di attrezzature e lidi adatti alle famiglie e alla sicurezza e al divertimento dei più piccoli. Tutte queste prerogative sono funzionali all’assegnazione della bandiera, in quanto sono simbolo di una spiaggia a misura di bambino, ma anche degli adulti che sono in vacanza.
Una delle caratteristiche più importanti riguarda la qualità delle acque e della sabbia, valutata da analisi svolte direttamente da tecnici dell’Arpac, l’agenzia regionale per l’ambiente. Il comune cilentano, per concorrere all’assegnazione della bandiera blu, aveva inaugurato nel 2020 tre nuovi depuratori.
Un’organizzazione di pediatri, invece, analizza i requisiti idonei alla balneazione dei bambini. La ricerca è stata ideata e condotta per la prima volta nel 2008 dal professor Italo Farnetani con lo scopo di scegliere alcune delle spiagge concorrenti come emblema di efficienza per il turismo.
In passato il borgo cilentano aveva già ottenuto riconoscimenti di questo tipo, come ad esempio la bandiera blu per gli approdi turistici e le 5 Vele da parte di Legambiente, mentre Baia Infreschi e Cala Bianca erano state premiate come spiagge più belle d’Italia negli anni 2013 e 2014.
Gaia Piccirillo