Sono stati arrestati i responsabili di un pestaggio avvenuto a Sezze (Lt), la cui violenza aveva ridotto in condizioni gravi un uomo di nazionalità romena. Gli aggressori, due ragazzi di 17 e 20 anni, sono in stato di fermo a seguito delle indagini svolte dai poliziotti della Squadra Mobile di Latina. La Questura ha ricondotto il movente della violenza alla “necessità di sfogarsi” da parte dei giovani, che hanno provocato all’uomo un’emorragia cerebrale e la frattura del cranio.
Il malcapitato era stato rinvenuto privo di coscienza lungo la via di Porta Sant’Andrea di Sezze, prima di essere trasportato all’ospedale Santa Maria Goretti (Lt). Ad aggravare la drammaticità dell’evento non c’è solo l’efferatezza con cui i giovani si sono scagliati contro la loro vittima, approfittando della condizione di vulnerabilità in cui versava – era in stato di ebrezza al momento dei fatti –, ma ci sono anche l’omertà e l’indisponibilità a collaborare con gli inquirenti da parte degli abitanti di Sezze.
Infatti, come si legge sulle pagine di più testate online, come Latina Today e Skytg24: “nonostante l’accertata presenza di numerose persone sul posto, in pieno centro cittadino, i poliziotti hanno riscontrato ritrosia e notevole difficoltà nel trovare testimoni dell’accaduto”.
L’analogia tra le modalità con cui i due giovani hanno agito – per loro si ipotizza un’accusa di tentato omicidio -, nonché la pratica, a livello amatoriale, della boxe da parte del più grande dei due, rinviano direttamente alla tragedia avvenuta a Colleferro il 6 settembre 2020, dove perse la vita Willy Monteiro Duarte. A segnare Sezze con un episodio di violenza analogo, è stata la vicenda di un ragazzo di 17 anni ricoverato a causa di un’aggressione di gruppo, la sera del 17 aprile 2021.
Se, superficialmente, ci sarebbe da chiedersi perché queste vicende siano concentrate a poca distanza – temporale e geografica – l’una dall’altra, è sufficiente allargare lo sguardo per rendersi conto che gli episodi di violenza dilagano da tempo, in tutta la penisola. Si insiste nel voler attribuire la mancanza di rispetto verso i diritti fondamentali a cattivi esempi derivanti da social media, serie televisive o videogiochi; ora anche all’esasperazione raggiunta da parte dei giovani a seguito delle chiusure sopravvenute per l’emergenza sanitaria, come si legge nelle affermazioni di un carabiniere, aggredito da un gruppo di giovani a Castellamare di Stabia, in un articolo apparso su La Repubblica il 15 marzo 2021.
Volendo anche imputare le cause del formarsi di una “cultura della violenza” a fattori esterni, o individuarne la motivazione nel contesto sociale degradato in cui sono inseriti i ragazzi, c’è bisogno di riconoscere l’inefficienza da parte delle istituzioni a fare penetrare una cultura di risposta, capace di riconoscersi meriti e non di delegare responsabilità. Una cultura che dia alternativa alla legittima “necessità di sfogarsi”.
La Colazione, Fannia Caciolini, Emily Calabrò, Mariachiara Fores, Angela Mariapia Ippolito, Sara Lia, Alessia Marzano
FONTI
https://www.agi.it/cronaca/news/2021-05-10/picchiano-romeno-per-sfogarsi-arrestati-due-ragazzi-latina-12488064/
https://www.latinatoday.it/cronaca/sezze-tentato-omicidio-arresto-ragazzi.html
https://tg24.sky.it/roma/2021/05/10/aggressione-latina
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_aprile_19/pestaggio-colleferro-parla-lorenzo-ragazzo-picchiato-ho-difeso-amico-stata-vendetta-1111fa1e-a08c-11eb-b0fa-564f55184e78.shtml
https://www.frosinonetoday.it/zone/valle-del-sacco/colleferro/arresto-lesioni-gravissime-17enne-segni-lorenzo-visita-sanna-d-amato.html
https://video.repubblica.it/cronaca/disagio-sociale-lockdown-e-cultura-della-violenza-il-boom-delle-risse-tra-ragazzini/377828/378438