Dal 26 aprile i teatri italiani in zona gialla hanno finalmente potuto riaprire le porte al pubblico, dopo la lunga chiusura imposta dalla pandemia. Secondo il Decreto legge del 22 aprile 2021 n. 52, la capienza consentita per gli spettacoli al chiuso non può essere superiore del 50% di quella massima, mentre per gli spettacoli all’aperto il numero massimo consentito è di 1000 spettatori.
Le difficoltà nella riapertura, però, non sono poche, sia per il coprifuoco delle 22 che costringe ad anticipare gli spettacoli serali, sia a livello organizzativo, in quanto la stagione teatrale di solito termina ad aprile e i teatri più piccoli non riescono a sostenere economicamente una ripresa parziale.
Nonostante le complicazioni, i teatri più prestigiosi sono riusciti a pianificare la stagione.
A Torino, il Teatro Regio dal 9 maggio ha ospitato 500 persone in sala per La Traviata di Giuseppe Verdi, regia di Lorenzo Amato. Rosanna Purchia, commissaria straordinaria del Regio, smentisce la possibilità di biglietti omaggio: l’ingresso unico sarà di € 100, visto gli alti costi di organizzazione adottati dal teatro, in conformità con le regole di sicurezza sanitaria.
Il teatro La Scala di Milano, invece, festeggia la riapertura il 10 maggio con il maestro Riccardo Chailly, che a partire dalle 19 proporrà Wagner, insieme all’artista wagneriana più importante dei nostri anni, Lise Davidsen.
Il teatro San Carlo di Napoli comincia con La Traviata in forma semiscenica, e dal 14 maggio al 31 luglio metterà in scena 33 spettacoli.
Il teatro greco di Siracusa rimanda l’apertura al 3 luglio, e fino al 22 agosto si concentrerà sulle rappresentazioni classiche con Le Baccanti di Euripide, Coefore e Eumenidi di Eschilo, e Le Nuvole di Aristofane. Per la stagione 2021 sono previste anche tre produzioni inedite, che rinnovano drammi classici attraverso lo sguardo di grandi artisti contemporanei.
Il Teatro Argentina di Roma, invece, dopo aver debuttato su Rai 5, dal 3 al 9 maggio ha proposto La Metamorfosi di Kafka, mentre dal 10 al 13 Giorgio Colangeli si cimenterà nella Divina Commedia.
Diversi teatri, mossi dalla volontà di garantire lo spettacolo al più vasto pubblico possibile, si sono adoperati per soluzioni innovative.
E’ il caso del teatro veneziano La Fenice, che ha esordito il 26 aprile con un concerto di opere verdiane aperto solo ai giovani tra i 18 e i 30 anni e ha fissato il costo del biglietto a 2 euro. Per il mese di maggio ha in programma altri 5 concerti, e sarà possibile seguirli tutti in live streaming o vederli in differita sul canale YouTube del Teatro.
Lo stesso vale per il Teatro dell’Opera di Roma, che il 28 aprile ha inaugurato la riapertura con una serie di ballabili di Verdi: Macbeth, Don Carlos e Les vêpres siciliennes. Il costo simbolico del biglietto è stato di € 10, e il tutto è stato trasmesso in diretta anche su RadioRai3.
Il mondo della cultura si sta sforzando di riportare nelle sale gli spettatori ma, considerando le varie difficoltà, sono nate diverse iniziative che perseguono la via dello streaming: dal 31 maggio, infatti, tramite la piattaforma ITsART, Italy is art, voluta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, si potrà accedere a più di 700 contenuti artistici, come concerti e opere teatrali live e on-demand, tour virtuali nei musei italiani, in festival e fiere, un ampio catalogo di film.
Le Presenti, Francesca Capoccia, Silvia Gaska, Irene Moro, Martina Portello, Carla Succa
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