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Il Settimanale 2021 1 – Sport: dal rosa al nero, i colori del Giro

Scritto per il numero 1 del Settimanale 2021 dell0 09/05/2021

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All’alba dell’anniversario dei novant’anni della Maglia Rosa, che celebra il colore del giornalismo sportivo italiano, ritorna il Giro d’Italia, che ha preso il via da Torino e si concluderà dopo ventuno tappe il 30 maggio a Senago, in provincia di Milano.

Tutti gli occhi sono puntati sui favoriti sulla scorta dei pronostici, ma tra loro figurano alcuni corridori infortunati: il campione italiano Vincenzo Nibali, ad esempio, determinato a prendere parte alla corsa nonostante sia reduce da un’operazione al polso destro; e il belga Remco Evenepoel che, dopo uno stop di quasi nove mesi a causa della frattura al bacino procuratasi nella sua ultima gara, esordisce al Giro d’Italia come uno tra gli outsider più quotati.

Ad aggiungersi ai candidati alla vittoria più esperti e a destare non poco interesse e curiosità, sono anche altri esordienti che, come il ventunenne belga, oltre a lottare per la Maglia Rosa gareggiano per la conquista della Maglia Bianca, quella destinata agli under 26. Tra i tanti corridori in gara spiccano Andrii Ponomar, classe 2002, arrivato primo nella classifica giovani della Belgrado Banja Luka, ed Egan Bernal, che nel 2019 ha conquistato il titolo di terzo più giovane vincitore della storia del Tour de France.

Ma non solo esordienti per la corsa alla ‘bianca’. Giunto secondo nella classifica generale del Giro d’Italia 2020, l’australiano Jai Hindley, che anche quest’anno scenderà in pista con il Team DSM per rincorrere la vittoria.

Oltre agli atleti destinati al podio, si fanno largo anche le cosiddette ‘maglie nere’ che chiuderanno la fila di questo Giro d’Italia e che meritano di essere citate.

Il primo nella storia del ciclismo a conquistare la maglia nera fu Luigi Malabrocca, che sulla sua due ruote esaltò lentezza calcolata e ritardo strategico nel Giro del 1946 conquistando il premio in denaro dell’ultimo posto. In seguito alle proteste dei corridori, la maglia fu abolita nel 1952 e oggi non rappresenta più un premio ufficiale del Giro.

Lo scorso anno, a chiudere la lista della classifica generale è stato il corridore Jonathan Dibben, arrivato con uno scarto minimo sul penultimo Guy Sagiv.

Dibben, simbolica maglia nera 2020, si è ritirato ufficialmente dal ciclismo agonistico, scegliendo di continuare la sua carriera come allenatore. Invece, l’israeliano Guy Sagiv della Israel Start Up Nation, monterà nuovamente in sella alla sua bici: considerato il suo penultimo posto nella classifica dello scorso anno con un distacco di 06h12min07sec dalla maglia rosa, rimane un buon candidato per il titolo di ‘Malabrocca 2021’, ma forse punta a risalire la classifica.

Che sia la maglia rosa dei campioni, la bianca dei più giovani o la nera delle lanterne rosse, tutti questi atleti competeranno fino all’ultima tappa, regalandoci una gara densa di emozioni e aspettative. Non sempre il migliore è quello che raggiunge il gradino più alto del podio: in un mondo di aspiranti Fausto Coppi, a volte è meglio essere un memorabile Luigi Malabrocca.

The Minerva Post, Eleonora Carchia, Lucia Giura, Giulia Piai, Flavia Salvati, Manuela Suppa

gp
gphttps://www.giampierogramaglia.eu
Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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