Joe Biden annuncia una raffica di restrizioni sulle vendite delle armi e definisce la violenza da armi da fuoco negli Usa “un’epidemia” e “una fonte incredibile di imbarazzo per l’Unione nel mondo”. Biden lancia un appello per vietare la vendita ai privati di fucili di assalto di tipo militare, che sono responsabili delle stragi più gravi – 40 mila le vittime -. Ma le misure prese sono marginali, mentre due leggi per rafforzare i controlli sulla vendita delle armi restano in stallo al Congresso: al Senato non c’è la maggioranza per approvarle.
Mentre le cronache battono i dettagli dell’ultima strage a Rock Hill, South Carolina, mercoledì sera – cinque vittime, fra cui due bambini e i loro nonni, uccisi forse da un vicino di casa -, il presidente dice: “Basta preghiere, è l’ora di agire per fermare una volta per tutte la violenza delle armi”. Altre sparatorie letali c’erano state a marzo ad Atlanta in Georgia e a Boulder in Colorado.
I decreti non prevedono strette sui fucili d’assalto di tipo militare, ma sulle ‘ghost guns’, pistole ‘fai-da-te’ assemblando le componenti di un kit, e sulle bretelle per fissare le pistole sul braccio e così stabilizzarle – d’ora in poi queste pistole saranno considerate fucili a canna corta e saranno, dunque, soggette a controlli più severi -. Il pacchetto destina maggiori fondi alle agenzie che si occupano della lotta alla violenza con pistole e fucili e ordina un rapporto sul traffico di armi negli Usa dopo il 2000.
Biden mette, infine, a capo dell’agenzia federale competente sulle armi (il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives) David Chipman, attivista del movimento anti – armi facili.
Ma le misure del presidente non mettono in discussione il 2° emendamento alla Costituzione, quello che garantisce il diritto di possedere e portare armi. “Nessuno vuole promuovere qualcosa che violi il 2° emendamento della nostra Costituzione… Ma nessun emendamento è eterno”, dice Biden, quasi sfidando la Nra, la potente lobby pro-armi: “Chi parla di violazione del 2° emendamento agita argomenti ipocriti. Possiamo salvare vite umane e risparmiare centinaia di miliardi di dollari se riduciamo questa violenza”.
La Nra aveva già bollato le mosse di Biden come “estreme” e s’era detta “pronta a combatterle”: “Potrebbero richiedere a cittadini rispettosi della legge di consegnare le armi di loro proprietà e potrebbero spingere gli Stati a estendere i provvedimenti di confisca”.
All’annuncio dei decreti erano presenti sopravvissuti e familiari di vittime delle tante stragi da armi da fuoco nell’Unione. C’era, fra gli altri, Gabby Giffords, l’ex deputata democratica ferita alla testa, nel 2011, durante una sparatoria a Tucson in cui rimasero uccise sei persone: da allora la Giffords è un’attivista per il controllo delle armi e Chipman è stato un suo collaboratore.