C’è lo zampino di Sidney Powell, avvocatessa delle cause elettorali perse, e di Marjorie Taylor Greene, neo-deputata ‘trumpiana’ cospirazionista, dietro la nuova legge dello Stato della Georgia che prevede restrizioni al diritto di voto e che di fatto può limitare l’accesso alle urne dei neri. Ma ci sono pure donne contro: Stacey Abrams, l’attivista democratica, e Park Cannon, la deputata statale arrestata per avere bussato alla porta del governatore Brian Kemp, perché non firmasse la legge.
La Powell venne allontanata dallo staff legale di Donald Trump quando la sua teoria del complotto, secondo cui l’ex leader venezuelano Hugo Chavez, morto nel 2013, sarebbe stato il grande vecchio dei presunti brogli di Usa 2020, finì per imbarazzare il magnate ancora presidente. Ora ha di nuovo trovato modo di farsi apprezzare da Trump.
Per il presidente Joe Biden, la nuova legge è “uno spudorato attacco contro la costituzione”: l’Amministrazione agirà contro di essa. Trump, invece, gongola: “Mai più elezioni farsa”, afferma. “I repubblicani – dice – hanno imparato la lezione delle presidenziali del 2020”.
In effetti, una soluzione, quando sei in minoranza, è impedire agli altri di votare. La Georgia è stata determinante nelle elezioni 2020: è stata vinta da Biden, dopo che i repubblicani vi avevano sempre vinto nel XXI Secolo, e ha dato ai democratici il controllo del Senato, eleggendo due loro senatori nei ballottaggi del 5 gennaio. Il governatore Kemp e il suo staff resistettero alle pressioni di Trump per rovesciare l’esito del voto. Ma non si sono ora opporti alla nuova legge.
Fra le norme ora introdotte, il divieto di dare cibo e acqua agli elettori in fila ai seggi, la limitazione delle cassette per il voto per posta e nuovi requisiti per l’identificazione ai seggi che rendono più facile escludere un cittadino dall’esercitare il diritto di voto.
Una decina di Stati repubblicani potrebbero seguire l’esempio della Georgia. Biden vede “un’ondata di leggi ripugnante e anti-americana”, di stampo razzista perché volta contro i neri: “E’ la Jim Crow del XXI Secolo“, afferma, riferendosi alle leggi che tra il 1877 e il 1964 contribuirono a creare e mantenere la segregazione razziale in molti Stati Usa.
Per il New York Times, la legge è “un’enfatica risposta” alla domanda se il trumpismo sopravviverà a Trump. Al Congresso, da venerdì in pausa pasquale, i democratici stanno cercando di fare passare leggi federali che contrastino le mene degli Stati repubblicani: il For the People Act e il John Lewis Voting Rights Advancement Act. Ma l’opposizione dei repubblicani rende l’approvazione in Senato improbabile, a meno che i democratici non trovino modo di bypassare le manovre ostruzionistiche.
Ripresa in video, la scena dell’arresto della Cannon pare girata al tempo delle lotte per i diritti civili.