Disordini e vittime, almeno quattro, in Bangladesh, dove la visita ufficiale di due giorni del premier indiano Narendra Modi suscita ostilità in una larga fetta dell’opinione pubblica. Gli incidenti più sanguinosi a Chittagong, dove le forze dell’ordine hanno sparato contro manifestanti violenti che avevano attaccato una stazione di polizia.
Complessivamente, negli scontri si contano decine di feriti. E sono decine pure gli arresti. Lo riferiscono fonti di stampa locali e internazionali.
Le proteste hanno anche investito la capitale del Paese, Dhaka: nei pressi della moschea principale, dopo la preghiera del venerdì, la polizia, presente in forze, ha disperso i fedeli che manifestavano con cannoni ad acqua e proiettili di gomma. Il giorno prima, erano stati gli studenti a contestare.
Modi è in Bangladesh per il Golden Jubilee, le celebrazioni per il cinquantenario dell’Indipendenza del Paese dal Pakistan – un’indipendenza resa possibile anche dall’intervento dell’esercito indiano, nella sanguinosa guerra di nove mesi del 1971 – e per il centenario della nascita di Sheikh Mujibur Rahman, il padre della patria (e padre dell’attuale premier Sheikh Hasina).
India e Bangladesh mantengono stretti legami e il governo di Hashima vede bene la visita di Modi: “I fondamentalisti non rappresentano la voce del nostro popolo”, ha detto ad Al Jazeera il ministro degli Esteri AK Abdul Momen, del partito al potere, l’Awami League.
Le proteste anti-Modi sono organizzate da un gruppo islamista, Hefazat-e-Islam Bangladesh, che rimprovera al premier indiano la sua agenda ‘prima gli Indu’.
Per il premier indiano, è il primo viaggio all’estero dallo scoppio della pandemia. Le celebrazioni, che durano dieci giorni, vedono pure presenze dei leader di Sri Lanka, Nepal, Bhutan e Maldive.
Le proteste di ieri sono state il culmine di una serie di manifestazioni anti-Modi in tutto il Paese: vi si intersecano frustrazioni per le ingerenze indiane nella politica interna e tensioni per le vessazioni che i musulmani subiscono in India. Le contestazioni riguardano pure massacri di musulmani fatti nel Gujarat nel 2002, quando Modi era a capo di quello Stato indiano. India e Bangladesh stanno negoziando un trattato per condividere le acque del fiume Teesta.
Il Bangladesh, grande meno della metà dell’Italia, con quasi 170 milioni di abitanti, è uno dei Paesi più densamente popolati al Mondo ed è quasi una ‘enclave’ nell’India – solo a sud-est ha un tratto di confine con la Birminia -. Situato nella fertile pianura del delta di Gange e Brahmaputra, aperto sul golfo del Bengala, costituisce con lo Stato indiano del Bengala occidentale la regione etnico-linguistica dei bengalesi, divisi su base religiosa nel 1947.