L’Amministrazione Biden: ecco il quadro delle scelte fatte dal neo-presidente aggiornato al 24/01/2021
Segretario di Stato: Anthony Blinken – 58 anni, diplomatico esperto, dovrà ricostruire orgoglio e fiducia al Dipartimento di Stato e restituire credibilità agli Usa nel Mondo. Cresciuto a Parigi, è considerato ‘francofilo’. Suo ‘numero due’ sarà Wendy Sherman, 72 anni, docente e diplomatica, che servì già con Bill Clinton, favorevole a un ritorno degli Usa nell’intesa sul nucleare con l’Iran ed esperta di Corea del Nord.
Consigliere per la Sicurezza nazionale: Jake Sullivan – 44 anni, è consigliere di fiducia di Biden e conosce bene Blinken, con cui ha già lavorato. Hillary Clinton, che lo volle nella campagna 2016, lo descrive come “un talento di quelli che ne nasce uno per generazione”.
Direttore della National Intelligence: Avril D. Haines – 51 anni, la prima donna in quel posto, ha lunga esperienza, ma pure qualche scheletro nell’armadio (difficile evitarli, nell’intelligence).
Cia: direttore William Burns – 54 anni, è un politico e diplomatico, dal febbraio 2015 presidente del Carnegie Endowment for International Peace, dopo essere stato vice-segretario di Stato sotto Obama e, prima, ambasciatore degli Usa in Giordania e in Russia con Bush jr.
Fbi, direttore Christopher Wray (confermato) – 54 anni, Wray gode della fiducia di Biden: quando Trump lo scelse per rimpiazzare James Comey, da lui licenziato, il Senato ne confermò la nomina all’unanimità.
Rappresentante degli Usa all’Onu : Linda Thomas-Greenfeld – 68 anni, attivista democratica, segna il ritorno al multilateralismo della Casa Bianca. Avrà un posto nel gabinetto – Trump lo negò, anche a Nikki Haley -, ha una lunga esperienza diplomatica.
Segretario alla Difesa. Lloyd J. Austin III – 67 anni, è stato l’unico generale afro-americano a capo del Comando centrale degli Stati Uniti, che sovrintende a tutti gli scenari di guerra americani attuali. La sua conferma pareva a rischio perché senatori, anche democratici, potrebbero non gradire un generale alla guida del Pentagono – Trump, però, ne impose uno, James ‘cane pazzo’ Mattis -, tanto meno uno congedato da pochi anni. Invece, è stato il primo a ottenere via libera dal Senato.
Segretario alla Sicurezza interna: Alejandro N. Mayorkas – 61 anni, da vice a titolare, probabilmente per fare il contrario di quello che voleva fare l’Amministrazione Trump.
Inviato speciale per il Clima: John F. Kerry – 77 anni, ex candidato democratico a Usa 2004, ex senatore, ex segretario di Stato dal 2013 al 2017. Più establishment di così giusto i Clinton.
Segretario al Tesoro: Janet L. Yellen – 74 anni, un mostro sacro delle finanze statunitensi: è stata con Obama la prima donna a presiedere la Federal Reserve, sarà con Biden la prima donna a capo del Tesoro. Prestigio e competenza.
National Economic Council: direttrice, Cecilia Rouse – 57 anni, economista, preside della School of Public and International Affairs dell’Università di Princeton.
Security and Echange Commission (Sec, la Consob Usa): Gary Gensler – 63 anni, con Obama aveva guidato la Commodity Futures Trading Commission, scontrandosi con le banche sul fronte della trasparenza.
Trade Representative: Katherine Tai – 46 anni, un’americana d’origine asiatica tratterà con la Cina e con le altre controparti commerciali degli Stati Uniti. E’ un avvocato e ha lavorato al nuovo Nafta.
Segretario alla Giustizia: Merrick Garland – 68 anni, originario di Chicago, dal 1997 era giudice della Corte d’Appello federale del Distretto di Columbia. Nel 2016, dopo la morte del giudice Antonin Scalia, Obama lo designò alla Corte Suprema, ma il Senato, controllato dai repubblicani, non avviò mai la sua conferma.
Segretaria all’Interno: Deb Haaland – 60 anni, la prima nativa americana – è dei Laguna Pueblo – a diventare ministro, dopo essere stata nel 2018, insieme a Sharice Davids, la prima eletta deputata. Dovrà curare i rapporti con le 574 tribù riconosciute a livello federale, ma anche lavorare sul fronte dell’ambiente in sintonia con Kerry, la McCarthy, Reagan e la Granholm.
Segretario alla Sanità e ai servizi umani: Xavier Becerra – 62 anni, latino – il primo nel ruolo -, è una scelta a sorpresa: il suo background non ha a che fare con la sanità, ma con la giustizia. Dovrà gestire la lotta alla pandemia da coronavirus ed è un difensore dell’Obamacare.
Con lui, lavoreranno Jeffrey Zients, lo ‘zar’ anti-Covid – 54 anni, già direttore con Obama prima dell’Office of Management and Budget e poi del National Economic Council – e David A. Kessler, 69 anni, direttore dell’Operation Warp Speed sul fronte vaccini, già a capo della FDA, la Food and Drug Administration, negli Anni Novanta, quando contribuì ad accelerare il programma di sviluppo e di approvazione dei farmaci anti-Aids.
Segretaria all’Energia: Jennifer M. Granholm – 61 anni, ex governatore del Michigan, era una delle tante potenziali vice di Biden, come Susan Rice. La sua scelta piace agli ambientalisti.
Segretario di Trasporti: Pete Buttigieg – 38 anni, non ha esperienza di trasporti e di infrastrutture, ma la sua scelta è un’apertura alla comunità Lgbt. E Pete, se non ha background, ha qualità.
Segretario all’Agricoltura: Tom Vilsack – 69 anni, dopo otto anni con Obama in quel posto, si ritrova di nuovo a gestire l’agricoltura. E’ una scelta che soddisfa più i conservatori che i centristi: una scelta da presidente di tutti e non di parte.
Segretario all’Istruzione: Miguel A. Cardona – 45 anni, di origini portoricane, è strenuo difensore dell’istruzione pubblica. Esattamente l’opposto dell’attuale ministro Betsy DeVos.
Segretario al Lavoro: Marty Walsh – 53 anni, origini irlandesi, nato a Boston e divenuto sindaco della sua città nel novembre 2013, Walsh va ad occupare un posto per il quale s’era persino parlato del senatore Bernie Sanders, che ha però preferito mantenere il suo seggio.
Segretaria all’Edilizia sociale: Marcia L. Fudge – 68 anni, una nomina che crea malumore, perché l’ex presidente del Black Caucus del Congresso avrebbe preferito l’Agricoltura.
Segretario al Commercio: Gina Marie Raimondo – 49 anni, origini italiane, dal 2015 governatrice del Rhode Island. Nelle primarie democratiche 2020, ha inizialmente appoggiato Mike Bloomberg e s’è poi ‘convertita’ a Biden dopo il ‘Super Martedì’.
Segretario ai Veterani: Denis McDonough – 51 anni, un altro ‘reduce’ dell’era Obama, in un posto che spesso produce più grane che onori.
Direttore del Consiglio politico della Casa Bianca: Susan Rice – 56 anni, te l’aspetti agli Esteri, te la ritrovi alla politica interna. Forse perché passare il vaglio del Senato per lei sarebbe stato difficile: le pesa addosso la strage di Bengasi del 2012, quattro americani uccisi nel Consolato Usa. Ma resta una delle grandi esperte di politica internazionale dell’era Obama.
Direttore dell’Ufficio della gestione e del bilancio: Neera Tanden – 50 anni, origini indiane, è figura divisiva e discussa. E’ ostile ai sindacati, che considera una forza conservatrice.
Coordinatrice del Clima alla Casa Bianca: Gina McCarthy – 66 anni, già architetto delle politiche sull’ambiente di Obama all’Epa, dovrà riuscire a rendere realizzabile l’impegno elettorale di Biden, raggiungere la ‘carbon neutrality’ entro il 2050.
Amministratore dell’Agenzia per la Protezione dell’ambiente: Michael S. Reagan – 45 anni, è stato uno specialista dell’Agenzia che ora guiderà, restituendo alla scienza il primato sulla ciarlataneria (e sul tornaconto economico).
UsAid: Samantha Power – 50 anni, ex ambasciatrice degli Usa all’Onu, guiderà l’agenzia fondata nel 1961 da John F. Kennedy per la lotta alla povertà globale e ridimensionata da Trump. La Power, citata per più posti, anche di maggiore visibilità, siederà nel Consiglio di sicurezza nazionale, come Kerry.
Capo dello staff della Casa Bianca: Ronald Klain – 59 anni, collaboratore di lunga data di Biden, fin da quando era senatore, la sua è stata la prima scelta annunciata (probabilmente la più scontata).
Portavoce: Jen Psaki – 42 anni, di origine greche, è la più in vista delle sette donne che occupano tutti i posti di rilievo della comunicazione della Casa Bianca di Biden.