La nuova giudice della Corte Suprema Amy Coney Barrett è stata convocata alla Casa Bianca, ieri, alle nove di sera, le tre del mattino in Italia, per giurare nella mani del presidente Trump ed entrare subito in funzione. Per diramare l’invito, il magnate non ha neppure atteso l’avallo del Senato, per altro ormai scontato.
A una settimana dal voto, Trump, sempre indietro nei sondaggi, cerca di valorizzare, con l’insediamento della Barrett, quella che è una vittoria politica, forse la sua unica di questa tormentata campagna elettorale. Se il 3 novembre dovesse perdere, il segno lasciato dalla sua presidenza sarebbe una Corte Suprema mai così conservatrice da 90 anni a questa parte, dai tempi di Franklyn Delano Roosevelt: sei toghe di nomina repubblicana e appena tre di nomina democratica.
Ieri, dalla Stazione Spaziale Internazionale, in orbita a 320 chilometri sopra la Terra, ha votato l’astronauta Kate Rubins – lo aveva già fatto nel 2016 -. La Rubins è uno dei 61 milioni d’americani che hanno già espresso la loro preferenza per Usa 2020 – 40 milioni per posta -. Un record assoluto, calcola la University of Florida, che monitora l’early voting con lo Us Election Project, favorito dall’andamento della pandemia.
Trump, che ha ieri fatto tre comizi in Pennsylvania, ostenta ottimismo: “Fra otto giorni vinceremo altri quattro anni”. Joe Biden ribatte: “Fra otto giorni, ci riprenderemo la nostra democrazia”. Il magnate denuncia “un complotto della stampa corrotta” contro di lui: “I fake media non fanno che cavalcare Covid, Covid, Covid … Abbiamo fatto progressi enormi con il virus della Cina, ma i fake media rifiutano di parlarne …. Abbiamo salvato milioni di vite umane e abbiamo riaperto l’economia e siamo di fronte a una ‘super V’, la ripresa più veloce di ogni altra parte al mondo”. I decessi da coronavirus nell’Unione hanno ieri superato i 225.000, i contagi supereranno in settimana i nove milioni.
Secondo la media dei sondaggi di RealClearPolitics, Biden mantiene un vantaggio di otto punti (ieri, erano 8,1) su Trump a livello nazionale e di 3,8 – invariato – negli Stati in bilico. La mappa del sito 270towin attribuisce a Biden 290 Grandi Elettori tra sicuri o probabili – ce ne vogliono 270 per vincere – e a Trump 163.