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Usa 2020: virus imparziale, colpi di scoop su campagna

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 16/10/2020

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Il virus è imparziale: salta da una campagna all’altra. Ormai ‘negativa’ al Covid-19 tutta la famiglia Trump, anche Barron, il figlio adolescente, che non si sapeva fosse stato contagiato, la quarantena tocca ai democratici: Kamala Harris sospende fino a domenica tutti i suoi eventi perché due membri del suo staff risultano positivi. Sono la responsabile della comunicazione, Liz Allen, e un membro dell’equipaggio dell’aereo su cui viaggia la senatrice, risultata negativa a due test questa settimana.

Saltato il secondo dibattito presidenziale, chè Donald Trump non ha accettato la formula virtuale, c’è stato un duello a distanza in tv, nella notte, tra Trump e Joe Biden, che rispondevano a domande degli elettori, alla stessa ora, su reti diverse. Trump era sulla Nbc, da Miami; Biden era sulla Abc, da Filadelfia.

La ‘notte dello zapping’, come è già stata definita, è stata una battaglia innanzitutto per l’audience. Per RealClearPolitics, sito che fa la media dei principali sondaggi, il magnate è in leggero recupero, con un gap rispetto al rivale di meno di 10 punt – un campanello d’allarme per i democratici -. Ma un rilevamento Wall Street Journal – Nbc riporta Biden 11 punti avanti a Trump, 53% dei consensi contro 42%. Altro dato significativo: Biden a settembre ha raccolto 383 milioni di dollari, un record per un solo mese.

La campagna è ormai fatta con ritmo incalzante di colpi bassi, di scoop più o meno affidabili: quello del NYP sulle mail di Hunter, il figlio di Biden, che conferebbero contatti sempre negati tra l’allora vice-prersidente e l’azienda ucraina per cui lavorava Hunter, la Burisma; e quello della Cnn, che riesuma l’indagine del procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller su finziamenti dall’Egitto alla campagna di Trump del 2016.

Il Senato ha fissato le date per la ratifica della giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema, che pare ormai scontata – i repubblicano hanno i numeri -: la Commissione Giustizia, che ha ieri concluso le sue audizioni, voterà il 22 ottobre, il Senato in plenaria il 26 ottobre.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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