Nell’emergenza Covid-19 il trasporto aereo è stato uno dei settori più penalizzati. Una delle prime misure a livello mondiale è stata la sospensione dei voli per evitare il diffondersi del contagio, fino alla chiusura totale delle frontiere. Per quanto riguarda l’Italia, Eurocontrol (organizzazione intergovernativa che coordina il controllo del traffico aereo europeo) stima un drastico calo del traffico aereo e una perdita pari a circa 120 milioni di euro. In vista della riapertura delle frontiere italiane attesa per il 3 giugno, le compagnie aeree si stanno organizzando per riprendere a volare garantendo la massima sicurezza per i passeggeri.
La soluzione migliore per volare sicuri sembrerebbe essere l’alternanza tra un posto e l’altro o l’inversione dei sedili per evitare l’eccessiva vicinanza tra i passeggeri.
Un dipendente di Alitalia che chiede di non essere citato ha dichiarato che la compagnia di bandiera italiana sta ipotizzando di viaggiare con una persona per ogni fila, lasciando quindi 2 posti liberi, in modo da mantenere il distanziamento sociale.
Queste soluzioni non sembrerebbero essere ottimale per le compagnie low cost in quanto economicamente svantaggiose. Molte compagnie affermano che se i posti sugli aerei dovessero essere dimezzati inevitabilmente ci sarebbero ricadute sui prezzi dei biglietti.
I controlli negli aeroporti inoltre saranno molto più scrupolosi e complessi: si stima che ci vorranno circa quattro ore per portare a termine le procedure di imbarco e il check-in.
All’interno degli aeroporti, oltre ai termoscanner fissi, potrebbe essere impiegato anche personale dotato di caschi di scansione della temperatura corporea, in modo da controllare a distanza la presenza di passeggeri febbricitanti.
Per tutti i dipendenti Alitalia sarà obbligatoria la misurazione della temperatura corporea, sia all’arrivo in aeroporto prima di prendere servizio, sia prima di salire in aereo, sia una volta giunti a destinazione.
Per tutta la durata del volo i passeggeri e il personale di servizio avranno l’obbligo di indossare la mascherina. Nel caso in cui un passeggero dovesse esserne sprovvisto, sarà compito della compagnia aerea fornirgliela.
Per evitare file davanti alla toilette, probabilmente i passeggeri dovranno chiedere il permesso al personale di bordo prima di alzarsi. Saranno previste anche sanificazioni frequenti sia sugli aerei che all’interno degli aeroporti.
Per quanto riguarda la pulizia e il filtraggio dell’aria, l’Easa (Agenzia indipendente europea per la sicurezza aerea) fa sapere che gli aerei, soprattutto quelli di ultima generazione, hanno filtri efficienti e moderni come quelli degli ospedali e che per questo riescono a catturare e a bloccare fino al 99,97% dei microbi presenti.
La nostra fonte ci ha inoltre anticipato che i passeggeri verranno fatti sbarcare in piccoli gruppi in modo da sgomberare il corridoio senza creare assembramenti. Una volta giunti a destinazione, passeggeri e personale di volo dovranno nuovamente sottoporsi al controllo della temperatura corporea.
Una novità arriva infine dalla Emirates: lo scorso 15 aprile la compagnia ha provato per la prima volta un test rapido del sangue (pronto in 10 minuti) per controllare i passeggeri in partenza da Dubai verso Tunisi. Una garanzia in più di volare sicuri.
La Redazione Meet Us, composta da Paolo Aruffo, Eleonora Cantini, Manuel Di Stefano, Elena Milano