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Usa 2020: sconfitte in serie, Sanders a un passo da addio

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 19/03/2020

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Bernie Sanders al passo dell’addio o, almeno, a un passo dall’addio. Subito un netto inequivocabile 3 a 0 nelle primarie di martedì in Florida, Illinois e Arizona, il senatore del Vermont ha bloccato, ieri mattina, gli spot su Facebook: un preannuncio di abbandono della corsa, secondo i media Usa.

Sanders non ha ancora parlato. Lo fa il manager della sua campagna Faiz Shakir: “Non addolciamo la pillola, non è andata come volevamo. Abbiamo vinto la battaglia delle idee, ma stiamo perdendo quella sull’eleggibilità” con Joe Biden.

Il senatore ha ieri timbrato il cartellino in Campidoglio, votando i provvedimenti sul coronavirus; ed è poi volato in Vermont, per consultarsi con i suoi sostenitori. Shakir rileva che non c’è fretta: dopo il rinvio del voto in Georgia causa contagio, non ci sono appuntamenti elettorali fino a fine mese. Ma fare campagna costa; e Sanders potrebbe darci un taglio prima, dicendo appunto ‘addio’.

Chi lo dà già fuori, oltre che spacciato, è il presidente Donald Trump, che martedì s’è garantito, nelle sue primarie quasi solitarie, la maggioranza assoluta dei delegati alla convention repubblicana di Charlotte ad agosto e s’è quindi assicurato la candidatura repubblicana all’Election Day. Sanders “lascerà presto” scrive Trump su Twitter: “Il partito democratico avrà realizzato il suo desiderio più grande e avrà sconfitto Sanders molto prima del previsto … Ora fanno il possibile per essere carini con lui, per non perdere i suoi sostenitori”.

Il che è vero. Martedì sera, il discorso della vittoria di Biden era direttamente rivolto ai sostenitori di Sanders: “Ascolto le vostre istanze, so che cosa c’è in gioco, so che cosa dobbiamo fare”. Biden invita il rivale al ritiro così che i democratici possano concentrarsi “sull’emergenza coronavirus e sul bersaglio grosso”, cioè Trump: “Quello che ci serve ora è la speranza contro la paura, l’unità contro le divisioni, la verità contro le menzogne e la scienza contro la finzione”.

A questo punto, Biden ha già 1165 delegati, contro gli 880 di Sanders – per garantirsi la nomination ce ne vogliono 1991 -: solo il coronavirus, che in questo secondo mini Super Martedì ha fatto slittare il voto in Ohio, può frenare la marcia verso la nomination dell’ex vice di Barack Obama.

gp
gphttps://giampierogramaglia.eu
Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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