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Usa 2020: – 289, Women’s March per le donne e contro Trump

Scritto per https://www.giampierogramaglia.eu/gpnewsusa2020/ il 19/01/2020

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Da New York a Washington, da Los Angeles a Denver, decine di migliaia di persone, soprattutto donne, sono scese in piazza sabato 18 gennaio negli Stati Uniti per la Women’s March, una marcia che gli organizzatori sperano preconizzi il risultato delle elezioni presidenziali del 3 novembre, cioè la rimozione di Donald Trump dalla Casa Bianca.

La marcia è ormai una tradizione e l’edizione 2020, la quarta, non è certo stata la più affollata, complici la neve e le temperature rigide in molte località.

A New York, l’appuntamento per la Women’s March era a Columbus Circle, non molto lontano dalla Trump Tower. Sul palco, fra gli altri, è salita Evelyn Yang, la moglie di Andrew Yang, uno degli aspiranti alla nomination democratica alla Casa Bianca. Evelyn ha di recente rivelato di essere stata molestata dal suo ginecologo quando era incinta.

A Washington non c’erano star o vip dello show-bizz, più attive negli ultimi tempi sul ‘fronte clima’. A prendere la parola, fra gli altri, è stato Martin Luther King III, il figlio di Martin Luther King, che ha introdotto sua moglie, l’attivista Andrea Waters King. Andrea ha ricordato che nel 2020 ricorre il 100o anniversario della conquista del diritto di voto da parte delle donne. “Non basta ricordarlo” dice, invitando la folla a fare del nuovo decennio un’occasione per creare nuove libertà.

L’evento venne organizzato la prima volta il giorno dopo la cerimonia inaugurale della presidenza Trump, con l’obbiettivo di “mandare un messaggio coraggioso alla nostra nuova Amministrazione che i diritti delle donne sono diritti umani”. Nella sola Washington si radunarono circa 500 mila manifestanti, ma furono milioni nel resto degli Stati Uniti e del mondo: 750 mila a Los Angeles, 250 mila a Chicago, 150 mila a Boston. A Londra manifestarono in 100 mila, alcune centinaia marciarono a Roma e a Milano.

L’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne è il tema ricorrente di questo appuntamento divenuto annuale, ma che resta, nell’edizione 2017, la più grande e più partecipata protesta mai organizzata negli Stati Uniti in un unico giorno. Nata come reazione all’elezione di Trump, la marcia è evoluta in un movimento per avere più donne elette e mostrare la forza delle donne nelle elezioni. A tal fine, fra i successi citati dagli organizzatori, le vittorie di donne espressione di minoranze nelle primarie e nelle elezioni di midterm del 2018.

gp
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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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