Prosegue il braccio di ferro tra democratici e repubblicani sul processo di impeachment, che si pensava potesse iniziare il 6 gennaio, alla ripresa dell’ attività parlamentare.
La speaker della Camera Nancy Pelosi ha detto ai deputati democratici che non manderà i capi d’imputazione al Senato finché il leader dei repubblicani Mitch McConnell non indicherà parametri e procedure del dibattimento processuale.
“Purtroppo, McConnell ha chiarito che la sua lealtà è al presidente e non alla Costituzione”, scrive la Pelosi in una lettera ai colleghi, smentendo che l’approccio finora ipotizzato sia identico a quello per l’impeachment di Bill Clinton, come sostenuto dal McConnell. “Non è vero. Questo processo non solo è iniquo, ma è pensato per privare i senatori e il popolo americano di documenti e testimonianze cruciali. Nel processo a Clinton, i testimoni furono chiamati a testimoniare”.
McConnell, dal canto suo, ha detto ai senatori repubblicani di avere i voti per iniziare il processo senza l’impegno di sentire nuovi testimoni, come chiedono i democratici. L’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton si è già detto pronto a deporre, se convocato con un mandato.
Oggi, intanto, il vice-presidente Mike Pence ha informato la speaker della Camera Nancy Pelosi e alcuni senatori dell’attacco iraniano contro due basi in Iraq che ospitano truppe Usa. “Dobbiamo assicurare la sicurezza” dei soldati, ma mettere pure fine alle non necessarie provocazioni dell’Amministrazione, e chiedere all’Iran di cessare la violenza: “L’America e il mondo non possono permettersi una guerra”, afferma la speaker della Camera Nancy Pelosi.
Un gruppo di senatori democratici, compresa la candidata alla nomination Elizabeth Warren hanno intanto presentato in Senato una risoluzione che “condanna le minacce di Trump di attaccare siti culturali iraniani” e chiede “al presidente di astenersi dal violare le leggi sui conflitti armati”.
Pete Buttigieg, veterano dell’Afghanistan, è stato il primo candidato di Usa 2020 a commentare via Twitter gli attacchi iraniani a basi irachene che ospitano truppe Usa. “Stasera gli americani in Iraq sono sotto attacco. Le mie preghiere sono per loro, per i loro cari e le loro famiglie”.