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Bene in Mississippi (e ci mancava altro, in uno Stato che più rosso non si può). Male in Kentucky, dove i repubblicani perdono il governatore (ma i risultati restano sul filo del rasoio). Malissimo in Virginia, dove i democratici conquistano, per la prima volta da vent’anni, l’Assemblea statale.
Così il mini-SuperTuesday del 5 novembre, che rappresentava, per Donald Trump, il primo test elettorale dopo l’avvio dell’indagine sull’impeachment, Non si può dire che sia andato bene, ma non è chiaro il peso che le vicende di Washington abbiano avuto.
In Kentucky, il democratico Andy Beshear rivendica il successo sul governatore repubblicano uscente Matt Bevin con il 49,2% dei voti contro il 48,9% (100% delle schede scrutinate). Bevin, però, non ha concesso la vittoria e potrebbe chiedere una riconta delle schede. Se l’esito fosse però confermato, sarebbe una brutta scivolata per il magnate presidente, in uno Stato dove aveva vinto con un vantaggio del 30% contro Hillary Clinton nel 2016 e dove s’era speso in prima persona: lunedì, aveva tenuto un ultimo comizio a sostegno del candidato repubblicano.
La vittoria dei democratici è invece certa in Virginia: hanno conquistato il controllo del Parlamento dopo oltre 20 anni. I repubblicani, qui, avevano una maggioranza risicata, dove Trump comunque perse nel 2016 (5 punti in meno della sua rivale).
Qualche magra consolazione dal Mississippi, dove il candidato repubblicano Tate Reeves è saldamente in testa davanti all’antagonista democratico, l’attorney general Jim Hood (anti abortista e pro armi): ha il 52,7% contro il 46%. Trump, che l’aveva sostenuto in un comizio il 1° novembre, gli ha fatto le congratulazioni via Twitter a spoglio non ancora ultimato. Qui nel 2016 il magnate vinse con un vantaggio del 17% su Hillary.
L’articolo Usa 2020: – 363, Trump perde in Kentucky e in Virginia proviene da GP News Usa 2020 – a cura di Giampiero Gramaglia.
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