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Usa 2020: Sanders operato, maledizione Trump sui dem

Scritto per Il fatto Quotidiano dello 03/10/2019

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C’era una volta la maledizione di Tecumseh, potente capo indiano, che, dal 1840 al 1960, per oltre 120 anni, colpì tutti i presidenti degli Stati Uniti eletti in un anno che finiva per zero: tutti morti, ammazzati o per cause naturali, nell’esercizio delle proprie funzioni. Adesso, c’è la maledizione, meno drastica, ma efficace, di Donald Trump: vittime, i candidati alla nomination democratica a Usa 2020: dopo Joe Biden, tocca a Bernie Sanders. E, per la legge del non c’è il due senza il tre, Elizabeth Warren, la senatrice del Massachussetts che completa la triade dei ‘grandi vecchi’ democratici, comincia a preoccuparsi.

Il malocchio trumpiano ha colpito, con l’Ukrainagate, il battistrada democratico Biden, vice d’Obama alla Casa Bianca, azzoppato nei sondaggi dai retroscena della telefonata con cui il magnate presidente chiedeva all’attore presidente Volodymyr Zelensky di aprire un’inchiesta su suo figlio, Hunter, in affari con un’azienda energetica ucraina.

Adesso, tocca a Sanders, protagonista della campagna 2016, quando fu capace di contestare fino all’ultimo la nomination alla favoritissima Hillary Clinton, alfiere della sinistra al punto da definirsi ‘socialista’: il senatore del Vermont è finito sotto i ferri per l’occlusione a un’arteria e gli sono stati applicati con successo due stent.

La sua campagna è, al momento, sospesa. Jeff Weaver, un consigliere del senatore, ha riferito che Sanders ha avvertito un fastidio al petto, dopo un evento martedì nel Nevada. Una visita medica e alcune analisi hanno accertato un’occlusione a un’arteria. “Gli sono stati messi due stent, l’intervento è andato bene, il senatore parla ed è di buon umore”.

Nei prossimi giorni, il candidato si riposerà: ha cancellato tutti gli aventi che aveva in programma, cominciando da un forum sulle armi cui – secondo l’Abc – doveva partecipare in queste ore.

Corsa finita per Nonno Sanders? Il rischio c’è, ma nessuna decisione è stata presa. Il senatore si porta dietro l’handicap dell’età – 78 anni – ed era finora apparso, in questa campagna, meno brillante che quattro anni or sono e meno capace di suscitare l’entusiasmo di giovani e ‘liberal’ (anche perché la Warren gli fa concorrenza su quello che era il popolo di ‘Occupy Wall Street’ e semina ansia e paura negli ambienti finanziari). Se fosse eletto, Sanders diventerebbe di gran lunga il più anziano presidente degli Stati Uniti mai insediatosi alla Casa Bianca.

gp
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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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