L’ex presidente Bill Clinton sarebbe stato un habitué del Lolita Express, il jet privato che portava alle Isole Vergini amici e ospiti del finanziere pedofilo e sessuomane Jeffrey Epstein, suicidatosi, all’inizio di agosto, in carcere a New York, probabilmente per non affrontare le conseguenze, giudiziarie, economiche e sociali, dello scandalo che l’aveva travolto. E il principe Andrea, terzogenito della regina Elisabetta, che ha sempre negato ogni addebito e ha difeso la sua amicizia con Epstein, pur ammettendo che il protrarsi della frequentazione era stata “un errore”, si dichiara ora pronto a collaborare con l’Fbi, che indaga sull’intreccio di complicità e di responsabilità dietro gli abusi sessuali e i traffici di minori di Epstein e della sua ‘corte’. Fonti di Buckingham Palace hanno detto al Daily Mail che il duca di York, ex marito di Sarah Ferguson, già noto alle cronache come Andy the Randy, Andrea il Mandrillo, intende rispettare al principio che “la famiglia reale è sempre pronta a collaborare con la polizia nella maniera più appropriata”, se le viene richiesto.
Mentre l’inchiesta su Epstein si sviluppa tra gli Stati Uniti, la Francia – dove il finanziere suicida aveva un lussuoso appartamento in Av. Général Foch – e la Gran Bretagna, a New York s’è ieri consumato l’ennesimo atto della vicenda giudiziaria dell’ex boss della Miramax Harvey Weinstein, l’uomo che con i suoi comportamenti predatori e ricattatori ha innescato il movimento #Metoo.
Weinstein è stato incriminato per la terza volta, a due settimane del processo per molestie e stupri che doveva aprirsi a Manhattan in settembre e che ora è stato rinviato al 6 gennaio. L’ex produttore s’è dichiarato non colpevole delle accuse rivoltegli dell’attrice dei ‘Soprano’ Annabella Sciorra, origini italiane, 59 anni, che afferma di essere stata da lui stuprata nel 1993. La difesa di Weinstein insiste per il trasferimento del processo da New York perché l’ampia copertura mediatica renderebbe impossibile selezionarvi una giuria imparziale e non già negativamente orientata verso l’imputato.
Le indagini dell’Fbi sulle circostanze del suicidio in carcere di Epstein, rimasto senza sorveglianza per la distrazione di due sorveglianti, hanno accertato che le misure anti-suicidio erano state sospese dopo che uno psicologo l’aveva ritenuto “non a rischio”, nonostante avesse già provato a uccidersi in cella. In lettera inviata alla Camera, il dal Dipartimento della Giustizia conferma che “Epstein era stato messo sotto sorveglianza speciale in luglio e ne era stato successivamente rimosso dopo valutazione di uno psicologo, secondo il quale non era più a rischio suicidio”.
Se la posizione di Clinton nella vicenda Epstein resta, per il momento, più oggetto di gossip politici che di informazioni giudiziarie, quella di Andrea è aggravata da numerosi dettagli: c’è una donna che sostiene che il finanziere la costrinse a fare sesso con il principe; e i registri di volo dell’aereo del sessuomane mostrerebbero che Andrea vi avrebbe viaggiato nel febbraio ’99, con altre otto persone, fra cui una modella russa, Anna Malova, allora 27enne, ex miss Russia e seconda a miss Universo l’anno prima: il volo proveniva dall’isola personale del finanziere suicida ed era diretto in Florida. La Malova ebbe poi disavventure con la giustizia per affari di droga,
Secondo la stampa britannica, quel volo è segnato nei registri dei piloti di Epstein depositati presso un tribunale americano da Virginia Roberts Giuffre, la principale accusatrice, che afferma di essere stata usata come schiava sessuale da Epstein. Sul ‘Lolita Express’, in quella circostanza, c’erano pure l’ex fidanzata e complice di Epstein Ghislaine Maxwell e Gwendolyn Beck, che si candidò senza sucesso al Congresso in Virginia nel 2014 (e alla quale Epstein donò più di 12 mila dollari per la sua campagna).