Dal 23 al 26 maggio l’Europa vota, ma non senza un ultimo brivido. La settimana che precede la chiamata alle urne ha riservato un’amara sorpresa all’Austria, che ha dovuto fronteggiare lo scandalo Strache. Facciamo il punto con gli ultimi sondaggi, le possibili alleanze e una breve guida allo spoglio.
Sondaggi delle europee e possibili alleanze
L’Europa sta ormai votando. Dal 23 al 26 maggio 2019 le votazioni si tengono in tutti i 28 paesi dell’Ue. Stando agli ultimi sondaggi, monitorati da Politico.eu, è evidente come le forze sovraniste abbiano accresciuto la loro influenza, ma restino ai margini rispetto alla maggioranza europeista formata da Popolari-Socialisti-Liberali.
Nel dettaglio, gli europeisti sono: Ppe (Partito Popolare Europeo), S&D (Gruppo dell’Alleanza progressista dei Socialisti e dei Democratici) e Alde (Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa) che otterrebbero il maggior numero di seggi – rispettivamente 168, 146 e 106 -. Senza contare i Verdi dati pure in ascesa.
A seguire c’è l’ex-Enf, gruppo sovranista alla cui formazione contribuisce Matteo Salvini con il nome European Alliance of People and Nations, che arriverebbe a 74 seggi.
Per riuscire a ratificare il presidente della Commissione europea, i gruppi con più seggi saranno costretti a stringere alleanze per arrivare alla maggioranza assoluta di 376 seggi. L’alleanza fra Ppe, S&D e Alde dovrebbe bastare con 422 seggi totali.
Possono anche essere considerate alleanze fra il Ppe e i gruppi conservatori/sovranisti, la cui geografia resta però da definire.
Intoppo per i sovranisti: il caso Strache
A pochi giorni dalle europee peggiora la situazione dei sovranisti austriaci, già in crisi per le difficoltà di alcuni ministri. Un video inchioda il vice-cancelliere austriaco Heinz-Christian Strache, presidente del Partito della Libertà Austriaco (FPÖ, sovranista di estrema destra).
Il video, una trappola organizzata, girata di nascosto nel 2017 e misteriosamente tirato fuori solo ora, vede Strache promettere favori a una presunta oligarca russa. La vicenda ha costretto Strache a dare le dimissioni e ha indotto il cancelliere Sebastian Kurz a indire elezioni anticipate nel mese di settembre (fino ad allora ci sarà un governo semi-tecnico).
Guida alle elezioni: lo spoglio e quel che accade dopo
Lo spoglio dei voti avviene in contemporanea. Gli Stati che hanno votato prima del 26 maggio aspettano a iniziare lo scrutinio che tutti abbiano finito di votare, per non condizionare con i loro risultati gli Stati che ancora devono pronunciarsi. Alle 23 del 26 maggio le urne europee saranno chiuse in tutti e 28 gli Stati membri e si potrà procedere allo spoglio.
Il 28 maggio, a risultati ben definiti, il Consiglio europeo si riunirà e inizierà a discutere l’attribuzione degli incarichi. Solo ai primi di luglio il neo-eletto Parlamento europeo terrà la sua prima sessione plenaria, per valutare le alleanze nate fra i vari gruppi ed eleggere un suo presidente. Invece per il rinnovo della Commissione europea si dovrà aspettare novembre.
Il Rovescio della Medaglia
Veronica Cirigliano, Giulia Orlandelli, Marta Pelle, Rossella Pennisi, Filomena Rinaldi